F1 | La Pasqua è dei campioni

Prost e Senna, dunque, furono i protagonisti assoluti delle scene della F1 negli anni 1980 e 1990, in un duello continuo ed intenso che i due hanno inscenato sui circuiti di tutto il mondo. Tutto questo fino al 1993, dove questa storia vive il più bello degli epiloghi ad Adelaide, con l’abbraccio tra i due dopo l’annuncio del ritiro del Professore.

Differenti per carattere e stile, Prost con una macchina perfetta era praticamente imbattibile, mentre Senna riusciva ad imporsi anche quando la macchina non era all’altezza, grazie alle sue capacità di sapersi adattare al mezzo. Durante gli anni in cui corsero insieme, i due erano arrivati ad odiarsi e a cercare di offuscarsi a vicenda.

Nel 1993 Alain Prost, ormai trentottenne, era a fine carriera ed era riuscito a convincere Frank Williams ad affidargli una sua monoposto: a quel tempo le migliori del lotto erano proprio le macchine del baronetto inglese, i mezzi perfetti per poter vincere l’iride piuttosto facilmente e salutare la compagine.

Il suo avversario principale, Senna, si trovava ad essere il condottiero di una McLaren-Ford lontanissima dall’essere perfetta, tanto da indurre al brasiliano i primi sentori d’insofferenza per la scuderia che lo aveva portato alla notorietà e anche per non aver potuto arrivare in Williams proprio perché il Professore gli aveva soffiato il posto.

Nonostante avesse una macchina palesemente inferiore, il brasiliano, appena poteva, sbarrava volentieri la corsa al titolo all’acerrimo nemico francese: infatti le prime gare del 1993 videro soprattutto l’affermarsi del talento del brasiliano contro la perfezione del mezzo guidato da Alain Prost.
L’apoteosi di questo duello la vivemmo il giorno di Pasqua, l’11 aprile, quando sul circuito di Donington prese il via il Gran Premio d’Europa per la stagione 1993.

Diciamo subito che Donington era un circuito atipico dove far correre delle F1: infatti era definito troppo corto e poco adatto a macchine di quella potenza; però in quell’anno il proprietario riuscì a convincere Ecclestone, a suon di dollari, a disputare la prova valida per il campionato del mondo. Dei piloti presenti in griglia l’unico ad aver provato una monoposto di F1 a Donington era proprio Senna che, quando era una promessa delle formule minori, venne invitato da Williams e McLaren a provare le rispettive monoposto proprio su quel tracciato, dimostrando da subito grande perizia e un controllo eccezionale delle vetture nei lunghi curvoni che da sempre ne caratterizzavano il tracciato.