F1 | Honda: ottimi i test in Bahrain e grandi upgrade per il Canada

Da un giorno di test disastroso e dal vaso che sembrava ormai colmo alla migliore giornata in pista mai vissuta quest’anno dal team di Woking. Il tutto in poco più di 24 ore. E intanto Honda programma un grosso upgrade per il GP del Canada del prossimo 11 giugno.

di Francesco Svelto |

 

La giornata di ieri ha visto la conclusione di una due giorni di test in Bahrain. I team, trovandosi già sul circuito nel deserto dopo l’appuntamento iridato del weekend di Pasqua, hanno potuto approfittare di un paio di giorni di test cosiddetti “in-stagione” (la prossima ed ultima sessione sarà nei primi giorni di agosto, a Budapest, dopo il GP d’Ungheria).

La McLaren-Honda veniva da una gara disastrosa, culminata con un doppio ritiro per noie meccaniche. A dire il vero, Stoffel Vandoorne la corsa neanche l’aveva cominciata mentre il compagno di squadra ritirava la macchina – forse volontariamente, dopo aver perso l’ennesimo duello in pista – a pochi km dal traguardo quando era ben lontano dalla zona punti.

Era fondamentale per Honda sfruttare questa due giorni per capirci qualcosa in più di tutto il caos che regna attorno al prodotto giapponese fornito alla McLaren. E cosi, almeno in parte, è stato. La giornata di ieri, mercoledì, è stata definita come la migliore in assoluto per il team di Woking, con il titolare belga che ha accumulato oltre 80 tornate senza accusare il benché minimo problema. Una ventata di ottimismo dopo la giornata precedente nel quale Oliver Turvey (tester al posto di Alonso) ha accusato problemi dopo neanche due giri di pista.

Cos’è cambiato in una notte? Nulla. La specifica montata per il secondo giorno di test era la medesima di quella del giorno precedente. Le temperature? Più o meno le stesse. I problemi non si sa da dove vengano. Qualche difetto di fabbricazione di qualche lotto di componenti? Si inizia a sospettare in quella direzione ma, francamente, è difficile affermarlo con certezza. La ritrovata affidabilità rimane un mistero. 

Ad ogni modo si è intrapresa una strada. Difficile dire dove porterà e quanto tempo ci vorrà ma il progresso c’è stato. Intanto dal Giappone han reso noto di voler apportare piccole modifiche a componenti periferiche in vista della Russia ma stanno lavorando a qualcosa di molto più grosso per una specifica completamente nuova del motore che dovrebbe debuttare in Canada nel weekend dell’11 giugno. Le principali novità riguarderanno nuove testate e un processo di combustione completamente rivisto ed ottimizzato, che permetterà di utilizzare una minima parte di carburante rapportata alla – enorme – quantità d’aria a disposizione. Da capire se si possa trattare oppure no di un sistema simile a quello che Mahle fornisce a Ferrari, chiamato TJI.

Il tutto avviene a valle di ore molto concitate e chiacchiericci vari secondi i quali ci sarebbe stata una imminente decisione da parte del team di rescindere il contratto con il proprio fornitore di motori che, pareva, dovesse anche provvedere ad una lauta buonuscita. In poche ore, a quanto pare, gli animi si sono distesi e le chiacchiere placate. Resta da appurare se e in che modo questi piccoli segnali di positività possano riuscire a ricucire un rapporto ormai ai minimi storici.

 

Francesco Svelto