La quarta gara del mondiale si disputa a Sochi, in Russia. La Ferrari può sfatare un tabù particolare. Vediamo quale.
di Giulio Scaccia
La F1 arriva in Russia, dove si corre sul circuito di Sochi dal 2014. Due vittorie di Hamilton ed una di Rosberg, totale tre vittorie Mercedes. La nota curiosa poi è che a San Pietroburgo si è corso nel 1913 e nel 1914 ed anche allora vinsero le Frecce d’Argento, e ad essere molto precisi con la denominazione di Mercedes Benz. Insomma sempre un unico vincitore.
Domenica si corre la quarta tappa del mondiale. La Ferrari arriva a Sochi davanti nel mondiale costruttori e piloti. Sette punti il vantaggio di Vettel su Hamilton e tre i punti della Rossa più della Mercedes.
La Pirelli porterà per la prima volta il compund Ultra Soft e si prevede una sola sosta. Il tracciato è stato progettato dall’architetto Hermann Tilke. Il gas rimane aperto per oltre il 60% della durata del giro, sono previste alcune frenate significative, sopratutto nell’ultima parte del tracciato ed è richiesto un elevato carico aerodinamico. La curva più impegnativa è la 3 con diversi punti di corda, simile alla bellissima curva 8 di Istanbul.
Ecco le parole di Mario Isola, Responsabile Car Racing Pirelli:
Quello di Sochi è un circuito a bassa severità: si andrà quindi verso una gara ad un solo pit stop, fatto favorito anche dalla maggiore durata dei nuovi pneumatici. Qui per la prima volta verrà utilizzata la mescola Ultra Soft: sarà da valutare il suo comportamento su questa pista alla luce delle nuove monoposto. Il gap tra le mescole nominate è relativamente basso, quindi tutte e tre potrebbero risultare ideali in gara.
Il basso degrado potrebbe favorire la Mercedes ma mai dire mai. La Ferrari e Vettel ci hanno già abituato a strategie alternative che potrebbero scompaginare i piani della casa di Stoccarda, che sembra soffrire la pressione addosso, dopo anni di vittorie facili.
Domenica a Sochi il mondiale riparte. L’attesa già sale.