Il GP del Barhain ha regalato la seconda vittoria stagionale alla Ferrari di Sebastian Vettel ed il primo posto nella classifica piloti e costruttori. Una Pasqua incredibile: ora si può sognare, mentre la Mercedes perde qualche certezza.
di Giulio Scaccia Follow @GiulioScaccia
Che Pasqua per la Ferrari, di quelle da ricordare come il 1989 con Mansell, o Schumacher nel 1998 o nel 2003. Vettel perfetto in partenza nel superare la Mercedes di Hamilton, poi un undercut, una Safety car innocua o forse anche favorevoe ed il resto della gara a gestire il ritorno dell’anglocaraibico. Il tedesco ha fatto un’ottima gara e la Ferrari SF70H è velocissima, tratta bene le gomme, è precisa in inserimento di curva, efficace in frenata e con trazione in uscita. E’ ancora dietro la Mercedes in qualifica ma il team di Maranello è un orologio perfettamente funzionante.
A Sakhir si è optato per un assetto più carico, più funzionale in gara che in qualifica. La monoposto ha assecondato Vettel in ogni frangente.
Ecco le parole di Seb al termine della gara:
E’ una giornata fantastica, non so davvero che cosa dire. Alla fine quando ho visto tutti i fuochi d’artificio e le luci, è stato incredibile. La squadra ha avuto un grande approccio. Dopo un paio di giri mi sono reso conto che eravamo veloci e quindi ho cercato di mettere pressione a Bottas. Abbiamo puntato sull’undercut, quindi sono entrato prima degli altri ed ha funzionato. Poi quando è arrivata la Safety Car non ci potevo credere, anche se stavolta mi è andata bene.
Seb ha poi proseguito nel suo racconto di una giornata da ricordare:
Oggi la macchina era un sogno da guidare. Da subito sentivo che avremmo potuto vincere: avevo avuto la stessa sensazione anche ieri, e la gara l’ha confermata. Il giro di rientro è stato bellissimo, con tutti i fuochi artificiali, me lo sono davvero goduto. Oggi festeggiamo, ma già domani saremo di nuovo al lavoro. Non cambio opinione: per vincere il mondiale bisogna star davanti alla Mercedes. E andremo avanti una gara alla volta”.
Nessuno vuole pronunciare la parola “mondiale”. Solo una ricetta, quella di Maurizio Arrivabene, che ha parlato di “coraggio, determinazione e follia”.
E andare avanti a testa bassa. Il mondiale è lungo e certo la Mercedes ed Hamilton non si faranno da parte, ma intanto la Ferrari è davanti nel mondiale costruttori e piloti.
La Mercedes sente il fiato sul collo della Rossa. Sono arrivati i primi ordini di scuderia ed uno spaesato Bottas ha dovuto lasciare spazio ad un Hamilton scatenato ma troppo indietro per impensiere la Ferrari di Vettel che ha gestito in tutta tranquillità la seconda metà della gara.
Tra due settimane la gara a Sochi. Ora è lecito sognare, ma con i piedi ben saldi per terra. Già in Russia la Mercedes potrebbe pareggiare i conti in un mondiale che è entusiasmante.