F1 | Beastly Days – Il curioso caso di Chanoch Nissany

Dopo quel giorno glorioso: Ok, Nissany darà l’addio alla Formula 1, ma non al mondo delle corse. Il tanto amato titolo di Formula 2000 ungherese, a causa degli impegni con la Minardi in F1, non sarà suo nel 2005.  Se ne riappropria nelle stagioni successive (2006 e 2007) vincendo anche il titolo nel 2009. Corre nel campionato ungherese fino al 2014 prima di ritirarsi, definitivamente, dalle corse per lasciare spazio al figlio Roy. Se per il padre le corse erano poco più che un Hobby, il figlio un bel piedino l’ha tirato fuori. Non un fenomeno da mettere sotto contratto il prima possibile, va bene, ma intanto nel 2014 (a soli 19 anni) svolge un test ufficiale con la Sauber. Al momento, corre in F3 con discreti risultati.

Chanoch Nissany rimane l’emblema di chi sogna almeno un Beastly Days in Formula 1. Avrà pure fatto fatto disperare Paul Stoddart in meno di un’ora (tranquilli, ad aiutarlo a sostenere la testa con la mano c’era un Rolex da svariati migliaia di euro al polso), ma intanto lui un giro su una F1 se l’è fatto. Onestamente, ci sto a prendermi anche 20 secondi durante le libere, pur di vedere il mio nome stampato a caratteri cubitali in una graduatoria di un evento ufficiale di un mondiale F1. Questa era la curiosa storia di Chanoch Nissany: vero ambasciatore dei beastly days in Formula 1.


Luca Sarpero
Luca Sarpero
28 anni di vita e 29 passati ad amare la Formula 1. Senza se e senza ma. Amante del web per passione, storico di F1 per vocazione.

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