F1 | Beastly Days – Il curioso caso di Chanoch Nissany

La giornata bestiale: Il mondiale 2005 di Formula 1 scorre, nel frattempo, sereno. Alonso con la Renault viaggia in testa con, a debita distanza, Raikkonen con una Mclaren veloce ma sempre acciaccata da problemi di affidabilità. Le Ferrari, invece, vivono il 2005 come il preambolo alla fine dell’era Schumacher. La Minardi è al centro di voci che la vogliono già venduta a Mateschitz della Red Bull. Senza ufficialità o conferma, Stoddart lotta per raccimolare i soldi necessari per correre. Quale occasione migliore se non quella di mettere un pilota conosciutissimo in Ungheria (sconosciuto altrove) al volante di una monoposto proprio nel week end magiaro? Detto e fatto. Chanoch Nissany debutta in un week end di gara proprio in Ungheria, durante la prima sessione di prove libere che, all’epoca, era aperta ai terzi piloti. Inoltre, Nissany diventa il primo pilota israeliano a correre in Formula 1; il primo ebreo dai tempi di Jody e Ian Scheckter. Tra l’altro proprio il 29 luglio, giorno del suo compleanno. Il risultato, però, è un totale disastro. Nissany chiude la propria sessione di libere dopo 8 giri e un insabbiamento dopo 45 minuti scarsi di sessione. Almeno i tempi sul giro lo salvano? Macchè, anche li è un bagno di sangue. Nissany si prende 12.9 secondi dal miglior crono di Wurz su Mclaren, 6.1 secondi da Kiesa suo “diretto” predecessore in classifica e 7.3 secondi da Robert Doornbos al volante della stessa macchina. Via radio si lamenterà del grip eccessivo della sua Minardi. Vabbè dai, sei su una F1 che t’aspetti? Di guidare come sul ghiaccio? Insomma, un macello. Nissany, dopo questo flop, viene sostituito nel ruolo di terzo pilota da Enrico Toccacelo. La Formula 1 lo saluta senza tanti rimpianti. Peccato, perchè fu Bernie Ecclestone in persona ad avere un colloquio con Nissany pochi minuti prima dell’inizio delle libere di quel venerdì mattina. Sembravano rose pronte a fiorire ma, invece, sono rimasi boccioli con tante spine.