F1 | Beastly Days : Cina 2007 – Liuzzi l’ultima promessa italiana

Dopo quel giorno glorioso: Per Liuzzi le porte della Formula 1 non si chiudono subito dopo quel Gran Premio della Cina. Anche se fuori dal giro della Red Bull, nel 2008 riesce ad ottenere il ruolo di terzo pilota alla Force India e ritorna a correre nel 2009, quando la Ferrari ingaggia Fisichella per concludere la stagione dopo il terribile incidente di Massa e il flop di Badoer. Ottiene la conferma per il 2010, dimostrandosi spesso superiore anche al compagno Sutil, ma le pressioni della Mercedes, fornitrice di motori del team di Vijay Mallya, metteranno alla porta Liuzzi in favore di Paul di Resta. Nel 2011 si ritaglia un ruolo alla HRT, ma con una macchina figlia di un team allo sbando il ruolo di Liuzzi sarà poco più di un cameo. Si chiude praticamente qui la sua parentesi nella massima serie. Nel 2012 passa alla Superstar Series e correrà qualche gara nel Mondiale Endurance. Arrivano presenze poi in Superformula, Formula Nippon e Super GT. Nel 2015 corre per la Trulli GP di Jarno Trulli in Formula E, ma senza particolarmente brillare. Con l’abbandono della Trulli GP si chiude la sua parentesi nella categoria spinta da motori totalmente elettrici.

Oggi Vitantonio Liuzzi corre nel GT Open con la Lamborghini e gestisce un ristorante, bellissimo, a Pescara. Niente più F1 per lui. Peccato perché, oltre ad aver perso un ragazzo dal piede promettente, si è perso un ragazzo che con un tocco di simpatica follia avrebbe reso meno monotono e stucchevole un paddock della Formula 1 troppo legato al mondo anglosassone.