F1 | Scalabroni a Pit Talk: “La Ferrari può vincere”

Particolarmente incoraggiante, per i tifosi della Ferrari, è stato l’intervento dell’Ing. Scalabroni durante la puntata di Pit Talk andata in onda ieri su Radio Godot e tutte le FM associate al programma radiofonico motoristico di F1Sport.it.

Ascolta “F1 – Pit Talk puntata n°93” su Spreaker.

L’Ingegnere Argentino, ex Ferrari, Williams e Lotus, durante la sua lunga intervista ha raccontato di come sia molto ottimista riguardo le possibilità di lottare per il mondiale da parte della squadra di Maranello.

Cosa l’ha colpita dal pinto di vista tecnico di questa nuova SF70H?

La Ferrari è una squadra che dal punto di vista tecnico mi ha colpito perché ha adottato l’assetto rake.

Non conosciamo il limite di tutti perché non ha mostrato veramente le sue capacità ma credo che la Ferrari ha quest’anno una macchina per vincere.

Si sono viste traiettorie diverse a Barcellona tra Ferrari e Mercedes, perché?

Con il rake cambia lo stile di guida. La distanza del posteriore con la pista è di circa 140-150 mm al posteriore, si devono utilizzare molle molto tenere. Si ha più accelerazione e poi in rettilineo il posteriore si abbassa fino a circa 70-80 mm di altezza. Questo permette alla macchina di guadagnare velocità massima. Infatti in questo modo si abbassa l’angolo d’incidenza della ali posteriori e quindi la resistenza all’avanzamento.

Ha così maggior carico nelle curve lente perché lavora come un diffusore completo. Con questo assetto è come se il diffusore fosse tutto il corpo vettura e non soltanto il diffusore stesso.  In rettilineo già dopo la terza marcia la macchina, all’aumentare della velocità , si abbassa il posteriore per ridurre la resistenza all’avanzamento e aumentare la velocità. In questo modo vedremo anche il reale potenziale del motore Ferrari, perché l’anno scorso erano costretti a girare con una resistenza aerodinamica sempre alta, potranno recuperare l’equivalente di 15- 20 cv in rettilineo.

E della Mercedes cosa pensa?

La Mercedes soffre molto in frenata, è andata molte volte lunga durante i test a Barcellona. Sicuramente hanno un motore ancora più potente degli altri, ma non tanto come due anni fa. Hanno un passo molto lungo e questo non è molto conveniente. Con queste macchine che utilizzano pneumatici più larghi c’è bisogno di ridurre il passo perché con un passo corto si sposta il centro di pressione aerodinamico al posteriore. Con un allargamento dei pneumatici di 80 mm per ruota già si ottiene uno spostamento del centro di pressione verso dietro e questo aumenta la stabilità in rettilineo. Nelle curve a velocità medio bassa però c’è bisogno di uno spostamenti rapidi e quindi di un centro di pressione spostato in avanti per evitare che la macchina abbia inerzia nei cambi di direzione.

E’ molto vero quello che ha detto Newey, ovvero che nella Msercede non ha visto niente come carica aerodinamica ma un lavoro elevato per ridurre la resistenza aerodinamica, ma in questa f1 non conta solo la velocità in rettilineo.

Se Dovesse scommettere su qualcuno su chi scommetterebbe, ingegnere?

Io per quello che ho visto punterei sulla Ferrari per la facilità con cui otteneva i tempi, e perché la scelta del rake è una scelta assolutamente intelligente.