F1 | Minardi a Pit Talk: “Ferrari competitiva ma una rondine non fa primavera”

I nuovi piloti le piacciono? Lo vedrebbe Giovinazzi al fianco di Vettel in futuro?

GM: Io spero che Giovinazzi, abbia la sua opportunità. Negli ultimi tempi c’è stato un grande rapporto tra ACI sport e Ferrari, il dott. Marchionne, oltre a supportare Giovinazzi, dandogli il sedile di terzo pilota, ha più volte detto che vorrebbe vedere un pilota italiano alla guida della Ferrari. Io credo che Antonio abbia tutti i requisiti, dimostrandolo con le prestazioni di domenica, non ha sbagliato niente. 18 giri al sabato, senza provare le ultra soft, si è trovato in qualifica, pagando pochi centesimi di distacco dal compagno di team che ha più esperienza di lui, in gara non ha fatto errori ma, soprattutto, ha fatto una gara in crescendo sfruttando al massimo il potenziale della Sauber. Anche i giornali inglesi hanno lodato le capacità di Antonio e questa è una cosa molto indicativa.

Le piacciono le nuove vetture, sono l’arma giusta per aumentare lo spettacolo?

GM: Sono macchine che si avvicinano alle Formula 1 della mia generazione, ed hanno tutto il mio apprezzamento sia esteticamente che tecnicamente. I nuovi “padroni” della Formula 1 di Liberty Media, hanno tante idee, ma credo che dovranno prendere coscienza che questo è lo sport più bello e difficile del mondo. É da tempo che penso che la FIA debba contornarsi di persone professionali e creare le regole del gioco, sia sportive che tecniche. È una strada lunga e difficile, ma penso che nel tempo potremo rivedere la Formula 1 più spettacolare e vicina la pubblico. Una strada che ho intrapreso con il Minardi Day, per poter avvicinare il pubblico alle macchine.

Come vede la stagione in corso per la McLaren, Alonso finirà la stagione?

GM: Credo che sia la stagione più difficile della carriera di Alonso. Primo perché anche lui sta invecchiando, secondo perché, con l’eliminazione dei gettoni di sviluppo del motore, si aspettava qualcosa di più dalla Honda, che vedo in una stanza buia senza una via d’uscita. Una stagione nella quale Fernando è in scadenza di contratto, e nonostante la sua età sia uno dei piloti migliori in griglia. Lo stesso Hamilton ha detto che vorrebbe tornare a battagliare con lui, per vedere chi è il più forte.

Ci sono scenari aperti che possono essere imprevedibili. Dagli sguardi lo vedo molto molto giù di morale. La cattiveria che ho visto domenica, prima che la vettura lo tradisse, non è quella di pilota che vuole smettere. In passato ha fatto scelte più legate ai ritorni economici che alle prestazioni delle macchine, e queste hanno pesato tantissimo nella sua carriera, portando a casa solo 2 mondiali, potendone conquistare molti di più.