Finalmente la settimana di presentazione della Formula 1. Il 23 la Mercedes ma sopratutto la Ferrari il 24 febbraio.
di Giulio Scaccia Follow @GiulioScaccia
Le ultime indiscrezioni, se vere, parlano di una Ferrari con muso più simile alla Mercedes dello scorso anno e pinna al posteriore stile vettura 2010, con pance più corte rispetto alla vettura di quest’anno. A parte questo, quello che trapela è preoccupazione. Si vocifera di dati non positivi in galleria del vento ed in cantiere una versione B per le gare europee, con passo più lungo. Forse sono tutte chiacchiere a parte le pance, che dovrebbero essere molto simili per tutte le vetture 2017.
Il silenzio ha caratterizzato questo periodo stagionale, a differenza dei proclami dello scorso anno. La Ferrari ha messo fuori la testa solo per richiedere, a firma di Simone Resta, chiarimenti alla FIA sull’uso delle presunte sospensioni “intelligenti” di Red Bull e Mercedes. Un chiarimento che come più volte abbiamo sottolineato sia su F1sport.it che nella trasmissione radio Pit Talk è inutile, visto che l’impatto delle sospensioni sull’aerodinamica è tutto da provare e che rischia di portare solo veleni a Melbourne e di alimentare polemiche inutili.
Gli addetti ai lavori o esplicitamente, come Leo Turrini o meno esplicitamente, non sono affatto ottimisti. Il team di progetto “orizzonatale” di Mattia Binotto sembra in difficoltà rispetto ad una concorrenza agguerrita e di valore assoluto. Il fatto che Rory Byrne sia più volte chiamato in causa o è per carenza di informazioni o per disperazione, visto che il consulente di Maranello da anni ormai è ai margini del Circus è un altro indizio non positivo.
Dove sarà ad inizio mondiale la Ferrari? A nostro avviso dietro Mercedes e Red Bull e con una McLaren molto vicina se non davanti.
Aspettiamo la presentazione della vettura e la sua discesa in pista a Fiorano, che ha sempre il suo fascino. E dalle dichiarazioni e dai volti forse inizieremo a capire qualcosa di più.
I test a Barcellona inizieranno a dare qualche riscontro, le otto giornate di test (poche) faranno capire, più o meno a metà delle stesse, cosa la Ferrari ed i suoi piloti possono chiedere al mondiale 2017.