F1 | GP Portogallo 1984: la vittoria di Prost, l’apoteosi di Lauda

La rincorsa tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg, conclusasi lo scorso weekend con il trionfo iridato del tedesco ai danni del compagno inglese, vincitore all’ultima gara, ha avuto un’analogia (seppure molto parziale) con una vicenda ben nota ai tifosi della McLaren e agli sportivi in generale. Un epilogo che ha segnato il primo clamoroso trionfo iridato della scuderia di Woking, che si è aggiudicata a mani basse il titolo costruttori ma che ha vissuto fino all’ultima gara lo scontro tra i suoi due alfieri, con Niki Lauda in testa e Prost al suo inseguimento.

In quella che è stata la prima gara in terra portoghese dopo un’assenza di 24 anni, le due McLaren MP4/2 sembrano in difficoltà dopo le prove di qualificazione, con Prost che riesce a ridurre lo svantaggio dal polesitter Piquet di 71 millesimi, mentre Lauda è decisamente più distanziato. L’austriaco parte in sesta fila, distanziato di ben 1″480. Ma a sorprendere tutti al via è Keke Rosberg, che si invola in testa alla gara sopravanzando Piquet e Prost, insidiato a sua volta da Senna.

Ma il francese ci mette pochissimo a sbarazzarsi dei rivali (anche Mansell riesce a passargli davanti) e a portarsi alle spalle del finlandese approfittando dei guai di Piquet. Prost, però, si vede insidiato anche da Mansell, ma dopo poche tornate riesce ad avvicinarsi a Rosberg e dopo un inseguimento prolungato conquista il comando della gara.

Ma mentre impazza il duello tra Rosberg e Mansell, ecco che su di loro rinviene Niki Lauda, che forma un terzetto con Rosberg e Mansell dopo che anche il Leone d’Inghilterra ha superato il Campione del mondo 1982. Nel caos generale si infila Ayrton Senna, che riesce a saltare davanti a Lauda approfittando dei pit-stop.

L’austriaco però rimonta, superando prima Alboreto e poi Rosberg, è quarto e si porta alle spalle di Ayrton Senna e dopo un lungo inseguimento si porta al terzo posto, sopravanzandolo in rettilineo al 32. giro. Sembra tutto fatto, Prost continua a spingere, mentre il vantaggio di Mansell su Lauda è ormai incolmabile.

Ma ecco che quando tutto sembrava filare in direzione del francese arriva il colpo di scena, visto che al 53. giro Mansell deve alzare bandiera bianca per la rottura del motore. 

Lauda ha così la strada spianata verso il secondo posto e il titolo, con Prost che vince e convince e l’austriaco – che porta ancora indelebili i segni del rogo del Nuerburgring – che si aggiudica il terzo titolo della sua straordinaria carriera.

Un secondo posto e un titolo che vengono omaggiati anche dal compagno-rivale Prost, che si avvia a una carriera ricca di successi e che sicuramente avrà raccolto nel migliore dei modi la pesante eredità del suo immenso compagno di squadra.

Una vittoria per mezzo punto che rimarrà nella storia.

 

Cristian Buttazzoni
Cristian Buttazzoni
"Life is about passions. Thank you for sharing mine". (M. Schumacher) Una frase, una scelta di vita. Tutto simboleggiato da un numero, il 27 (rosso, ma non solo)

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