F1 2016: le pagelle di fine anno ai piloti

Jolyon Palmer: voto 5. Avendo marcato solamente un punto in Malesia nell’arco di ben 21 appuntamenti, il figlio di Jonathan non può ricevere la sufficienza al termine della stagione. Chiamato a pilotare l’ostica RS16, il britannico ha dimostrato talvolta momenti di scarsa lucidità, peccando probabilmente e comprensibilmente di esperienza. Rimandato.

Kevin Magnussen: voto 6. Chiamato a sostituire Pastor Maldonado in Renault, l’ex pilota McLaren ha disputato tutto sommato una stagione dignitosa, fatta eccezione per l’errore a SPA che sarebbe potuto costargli caro. Uscito dall’Eau Rouge, il danese ha perso il controllo della monoposto andando ad impattare violentemente contro le barriere protettive. Due volte in zona punti, rispettivamente settimo a Sochi e decimo a Singapore, Kevin ha concluso la stagione 2016 senza infamia e senza lode. Anche lui rimandato, ma con l’asterico e un segno +. Tra le scusanti, ha quella di essere rientrato in F1 nei panni di pilota ufficiale dopo praticamente un anno di stop.

Felipe Nasr: voto 6 – . Sufficienza politica con segno meno per il brasiliano della Sauber, autore dell’importantissimo nono posto ad Interlagos. Con quel piazzamento Nasr ha salvato una stagione assai deludente permettendo al team svizzero di chiudere la stagione in penultima posizione nel Costruttori. Resta la macchia dell’incidente a Monaco con il compagno di squadra, contatto oltretutto evitabile se Felipe non avesse ignorato l’ordine di scuderia.

Marcus Ericsson: voto 4. Non pervenuto. Lo svedese originario di Kumla non ha bissato i risultati abbastanza positivi del 2015 disputando una stagione davvero deludente e priva di punti. Va dato atto a Marcus di aver concluso molte gare, ma se avessero messo una targhetta con scritto “Taxi” sul roll bar della Sauber C35, forse nessuno avrebbe gridato allo scandalo. Delusione 2016.

Esteban Ocon: voto 6,5. Il talento francese di scuola Renault è stato chiamato a partire dal GP del Belgio per sostituire Rio Haryanto alla Manor Racing. Nelle nove gare disputate da Esteban, peraltro tutte concluse, il pilota di Evreux ha dimostrato di possedere ottime qualità, lasciando presagire ad un futuro in crescita. Buon controllo della vettura, velocità e gestione corretta delle situazioni (come testimoniato dalla fantastica reattività messa in mostra ad Interlagos sul rettifilo in seguito all’incidente di Raikkonen), Ocon è sicuramente uno dei giovanissimi da seguire con maggior attenzione.

Pascal Wehrlein: voto 6,5. Osservato speciale della F1, il pupillo tedesco Mercedes ha disputato una stagione tutto sommato positiva alla Manor Racing, meritandosi anche qualcosina in più nel voto per il buon decimo posto colto in Austria, piazzamento avvenuto in seguito ad una buona qualifica del tedesco (Manor in Q2 per la prima volta nel 2016) e che sino al GP del Brasile ha mantenuto il team di Banbury in penultima posizione. Era dal GP di Monaco 2014 che la scuderia britannica non coglieva punti, in quell’occasione firmati dal compianto Jules Bianchi.

Rio Haryanto: voto 4,5. Debutto F1 problematico sin dall’esordio per il pilota indonesiano numero 88, alle prese con un singolare incidente nella pit-lane di Melbourne assieme a Romain Grosjean. Sempre ben lontano dalla zona punti e quasi mai in grado di fare la differenza, oltre al malinconico e mesto ritiro registrato a Silverstone, Haryanto è stato appiedato senza troppi complimenti dopo il GP di Germania, sedendosi “in panchina”. Ragazzo simpatico e pioniere per il suo paese, ma si è visto decisamente di meglio in pista, anche solo vedendo il rendimento del subentrato Ocon.