In Brasile ad Interlagos gara a due volti per la Red Bull, con Max Verstappen alle spalle delle due Mercedes ed autore di una strepitosa rimonta nel finale, mentre il compagno Daniel Ricciardo non è andato oltre l’ottavo posto.
Nel penultimo appuntamento stagionale in Brasile, la Red Bull ha dimostrato per l’ennesima volta di essere la seconda forza nel mondiale, alle spalle delle “solite” Mercedes. Ad una gara dal termine del mondiale, con il terzo posto conquistato ieri da Verstappen, e con l’ottavo del compagno Ricciardo la scuderia anglo-austriaca ha matematicamente conquistato la seconda posizione nei costruttori ai danni della Ferrari.
Ma nonostante la conquista del secondo posto nei costruttori, il team di Mateschitz lascia il Brasile con il bicchiere mezzo pieno. Se da una parte c’è l’esaltazione per la rimonta nel finale di gara da parte di Verstappen giunto terzo, dall’altra c’è da constatare una gara piuttosto deludente di Ricciardo, giunto solamente ottavo.
Proprio dal pilota australiano ci si sarebbe aspettato una gara molto più incisiva, ben oltre l’ottavo posto raccolto. Tra una strategia box poco redditizia, e problemi di visibilità legati al suo casco, Ricciardo non ha potuto esprimersi al meglio delle sue reali possibilità. Probabilmente anche senza questi problemi, sarebbe comunque arrivato alle spalle sia delle due Mercedes, che del compagno Verstappen.
Il pilota Red Bull ha anche subito una penalità di 5″ per essere rientrato ai box nel corso del 14° giro, quando la pit-lane è stata chiusa per l’incidente di Ericsson, con la monoposto dello svedese immezzo proprio alla corsia di decelerazione che portava nella pit-lane.
Sin dall’inizio della corsa il ritmo del pilota di Perth non è mai stato ai livelli dei primi, ma vedere un Ricciardo lottare per le ultime posizioni utili per i punti, è capitato molto di rado in questo 2016.
” Non è stata una gara molto positiva per me. Innanzitutto ho avuto problemi di visibilità con il mio casco, si appannava sempre durante il Gp. Poi pure la strategia non mi ha aiutato, ogni qualvolta rientravo a cambiare le gomme ai box o usciva la safety car o veniva esposta la bandiera rossa. Ho cercato di recuperare il terreno perso, ma quando giungevo dietro ad un’altra vettura non riuscivo ad avere una buona visibilità. ” Ha affermato Ricciardo.