In seguito al tribolato e discusso GP del Messico, nel quale le decisioni prese dal collegio dei commissari sono state fortemente criticate da tifosi ed addetti ai lavori, Charlie Whiting ha presenziato a gran sorpresa nella conferenza stampa piloti del Brasile.
Di Alessandro Bucci
Colpo di scena ad Interlagos, con la conferenza stampa dedicata ai piloti spezzata in due parti per permettere al direttore di gara Charlie Whiting di fare chiarezza sugli episodi avvenuti in Messico. Una mossa per certi versi a sorpresa della FIA, ma sicuramente accolta di buon grado da tutte le parti coinvolte. Nella prima parte invece grande spazio al pilota e campione di casa Felipe Massa, alla sua ultima apparizione ad Interlagos. Presenti alla conferenza Daniel Ricciardo, Sebastian Vettel, Max Verstappen, Lewis Hamilton, Felipe Massa e Nico Rosberg. I piloti hanno risposto alle numerose domande sul GP del Brasile e sul GP del Messico, alternando esternazioni sincere ad altre di copertura o facciata.
La seconda parte della conferenza – che qui riportiamo per prima data la novità – ha visto la partecipazione di Charlie Whiting, introdotto da Matteo Bonciani della FIA. Durante le spiegazioni fornite dal direttore di gara sono stati trasmessi i filmati degli episodi incriminati, richiamando antiche conferenze tenutesi in F1 in seguito ad episodi che hanno fatto storia.
Andiamo ora per punti, elencando le risposte fornite da Whiting e dai protagonisti in merito agli episodi messicani:
TAGLI DI HAMILTON E VERSTAPPEN ALLA PRIMA CURVA: Charlie Whiting si è espresso così: “La differenza principale tra i due tagli è che Lewis non ha tratto vantaggio dalla sua manovra, mentre Max sì. Guardando il video, si può vedere come Hamilton abbia tratto un guadagno in frenata salvo poi perderlo tagliando, mentre Verstappen no. L’ingresso della Safety Car poco dopo il taglio di Lewis ha poi fatto sparire ogni dubbio se fosse o meno giusto penalizzarlo. Nel caso non ci fosse stata, avremmo chiesto a Lewis di rallentare ovviamente”. Questa la risposta di Verstappen: “Sicuramente non sono d’accordo con la decisionem ma non fa differenza. Se la penalità ci fosse stata per tutti e due o per nessuno dei due, sarebbe stato un altro paio di maniche. Forse dovremmo cambiare nel futuro se avere penalità o meno di questo tipo”. Lewis Hamilton ha invece fornito un altro punto di vista: “Sono d’accordo con la spiegazione di Charlie, non ho niente da aggiungere, penso che alla fine gli steward abbiano un lavoro difficile da compiere. La Safety car è intervenuta subito, non è semplice applicare sempre la stessa regola. Ma sono d’accordo anche con Max, per fare in modo che i commissari possano prendere le decisioni con maggior chiarezza”.
CAMBIO DI DIREZIONE IN FRENATA: Whiting ha iniziato parlando del GP d’Ungheria, finendo sull’episodio incriminato in Messico tra Vettel e Ricciardo: “A Budapest tra Raikkonen e Verstappen l’incidente ha fatto discutere molto i piloti nell’incontro tenuto in Germania. L’opinione generale è che cambiare direzione in frenata non dovrebbe essere fatto. Si sono detti tutti d’accordo, poi in Giappone l’episodio tra Hamilton e Verstappen, nel quale Lewis ha dichiarato via radio di aver visto un cambio di direzione violento di Max in frenata. Così ad Austin abbiamo cercato di chiarire il regolamento esistente e in Messico abbiamo avuto la prima gara dove sono state applicate queste accortezze. Se il pilota fa un cambio anomalo di direzione nella zona della frenata (difficile e pericoloso per un altro pilota), gli steward possono decidere che la manovra sia penalizzabile. Vettel ha effettuato un cambio di direzione in frenata, questo ci è parso chiaro dai dati e dal video, si è trattato di una manovra potenzialmente pericolosa, un cambio di direzione anomalo che avrebbe potuto causare un incidente”. Ricciardo ha espresso il suo punto di vista: “Penso che sia stato spiegato bene dagli steward anche dopo la gara. Capisco che per i fan sia difficile capire talvolta dal di fuori, ma quando sei in zona frenata e stai sorpassando e spingi la monoposto al limite, ogni tipo di manovra è qualcosa che non ti permette di controllare bene la situazione, talvolta creando momenti incasinati. Di diverso avviso Vettel: “Non sono d’accordo con la decisione presa perchè penso di aver già difeso la mia posizione e credo che in questo caso specifico Daniel avesse abbastanza spazio, nella maggior parte della frenata non ho cambiato posizione. Altri piloti hanno fatto la stessa cosa in altre curve e non è successo niente. Non è stato un episodio pericoloso per Daniel”.
Whiting ha poi rimarcato come gli steward siano diversi di gara in gara, ma che essi usano gli stessi criteri per valutare: “Come ha detto Lewis, ogni incidente o caso è a sé. Sono tutti diversi di gara in gara. Quando si esaminano nei dettagli, bisogna ricordarsi che i steward hanno molte immagini e dettagli, una grande tecnologia a loro disposizione, cose che il pubblico non vede, quindi è facile dire che sono decisioni prese a caso, ma se analizziamo la procedura vediamo che l’incidente A è diverso da un incidente B. Certo a volte è necessaria una spiegazione supplementare”.
LINGUAGGIO UTILIZZATO NEI TEAM RADIO: Whiting è partito parlando delle offese ricevute da Seb in Messico: “Non è la prima volta che sentiamo parolacce, il fatto che fossero rivolte a me è stata una situazione infelice. Sicuramente la frustrazione è comprensibile, ma il fatto che Sebastian sia venuto subito a fare le sue scuse per me è sufficiente. E’ così che deve essere. Lo scoppio di adrenalina è comprensibile”. Vettel ha rimarcato la sua posizione, scusandosi nuovamente per l’accaduto: “Hanno già detto tutto, mi dispiace ciò che ho detto, se in gara si sta lottando tutti possono capire perchè non fossi felice e sicuramente mi pento e mi dispiace per quel che ho detto. Era ovvio per me incontrare Charlie dopo e scrivergli una lettera. Sono contento abbia accettato le mie scuse.
Verstappen, interrogato su che tipo di impatto possano avere questi linguaggi sulle giovani generazioni, ha dichiarato: “Quando sei nel calore del momento e nello scoppio di adrenalina e parli al microfono può succedere di inveire. Pensate se mettessimo il microfono ad un calciatore cosa sentiremmo (Ad esempio con Buffon, ndr), anche se quello è un altro sport. Accendere la radio è pericoloso e non andrebbero mandati in onda”.
Alle dichiarazioni di Verstappen, Charlie Whiting ha risposto: “Possiamo parlarne se sia lecito o meno diffondere messaggi radio”.
ESPEDIENTI PER IMPEDIRE TAGLI DI PISTA: Charlie Whiting ha subito preso la parola: “Ci abbiamo pensato e in alcune piste l’abbiamo fatto. Come a Monza, Montréal, abbiamo sviluppato dei sistemi per obbligare i piloti a seguire un certo tracciato. Possiamo correggere facilmente e trovare una soluzione per far ritornare i piloti sul tracciato più lentamente”. Il leader del Mondiale Rosberg si è detto entusiasta della proposta di Charlie: “E’ un’ottima idea, deve esserci un modo di farci rallentare in alcune aree, potrebbe risolvere la situazione”.
Charlie Whiting ha poi concluso i suoi interventi rimarcando il motivo dell’entrata in vigore di questa miriade di regole sulla sicurezza: “Penso che tutto lo sport sia diventato più complicato. Ci sono sempre più richieste di chiarire le regole e questo ci porta ad avere più regole dettagliate. Non riguarda solo la guida, ma anche questioni più tecniche e non penso che le regole si semplificheranno in futuro perchè il nostro sport è complesso.”