Lewis Hamilton ha vinto il GP degli USA ad Austin e per lui sono 50 vittorie in F1. Alle sue spalle il compagno di squadra e leader del mondiale, Nico Rosberg. Ricciardo ha completato il podio. Verstappen e Raikkonen ritirati. Alonso e Sainz protagonisti di una gara superlativa.
Mercedes ha dominato anche il GP degl USA ad Austin, con Hamilton che, vincendo, si è portato a -26 punti dal compagno di squadra Nico Rosberg. Le due W07 hanno fatto gara a se nonostante non abbiano viaggiato al massimo del loro potenziale.
Gara molto positiva anche per Daniel Ricciardo (addirittura secondo al via poi recuperato dalla seconda Mercedes, quella di Rosberg), che ha fatto volare la sua Red Bull con le gomme soft. Il team dei tori rossi è stato forse quello che ha meglio interpretato la mescola gialla della Pirelli in gara ad Austin.
La superiorità delle Frecce d’Argento (addirittura appellata come noiosa da Toto Wolff dopo la gara) e il podio di Ricciardo non sono mai stati messi in discussione. La corsa in se è stata comunque molto cervellotica sotto parecchi punti di vista. Le gomme, in primis, si sono comportate in maniera diversa tra team e team e, addirittura, anche tra vetture dello stesso team (vedi Ferrari). Il team di Maranello è andato bene e male a seconda degli stinti di gara, con Raikkonen che in generale, è andato molto più forte del compagno di squadra. Soltanto un banale problema di fissaggio della ruota posteriore destra ha causato un unsafe release e il conseguente ritiro per il finnico, in un momento particolarmente positivo per se e la sua Ferrari.
Il compagno Vettel è stato, come detto, anch’egli protagonista di fasi altalenanti. Il tedesco della Ferrari, mai in palla questo weekend, ha portato la Ferrari al quarto posto finale, posizione che sarebbe stata peggiore se in graduatoria finale avessero figurato anche il compagno di squadra e Max Verstappen.
Proprio quest’ultimo è stato protagonista del primo ritiro dell’anno causato dalla rottura di una qualche componente – ancora non verificata – sulla power unit Renault (alias Tag Heuer). Tuttavia l’olandese non ha mai impensierito il compagno di squadra che gli è stato davanti per tutto il weekend.
Una nota decisamente positiva della gara è rappresentata dagli spagnoli Alonso e Sainz, con il primo che ha addirittura portato la McLaren-Honda subito dietro la Ferrari di Vettel, combattendo fino alle ultime curve dell’ultimo giro proprio con il connazionale della Toro Rosso. In particolare quest’ultimo, lo ricordiamo, deve fare a pugni ad ogni gara con una power unit ormai obsoleta (Ferrari versione 2015).
Prossimo appuntamento in Messico, tra appena sette giorni.
Classifica finale del GP degli USA 2016 :
2016 FORMULA 1 UNITED STATES GRAND PRIX – RACE RESULT
Giri | Tempo di gara | ||
---|---|---|---|
1 | 1:38:12.618 | ||
2 | +4.520s | ||
3 | +19.692s | ||
4 | +43.134s | ||
5 | +93.953s | ||
6 | +96.124s | ||
7 | +1 lap | ||
8 | +1 lap | ||
9 | +1 lap | ||
10 | +1 lap | ||
11 | +1 lap | ||
12 | +1 lap | ||
13 | +1 lap | ||
14 | +1 lap | ||
15 | +1 lap | ||
16 | +1 lap | ||
17 | +1 lap | ||
18 | +2 laps | ||
NC | DNF | ||
NC | DNF | ||
NC | DNF | ||
NC | DNF |