Nel GP degli USA, ad Austin, le due Mercedes portano a casa una facile doppietta.
Ad Austin, le Frecce d’Argento hanno messo in campo una prova di forza schiacciante. Basti vedere la classifica finale, in cui solo i primi sei piloti hanno finito a pieni giri. Distacchi abissali sono stati rifilati ai diretti avversari, oltre 19 secondi alla Red Bull di Ricciardo e oltre 40 secondi alla Ferrari di Vettel. Per il resto, il vuoto. Vediamo più nel dettaglio la gara delle due Mercedes.
Allo scatto al via, Lewis Hamilton mantiene la prima posizione, mentre Rosberg perde la seconda posizione a favore di Daniel Ricciardo. Da qui, le strade dei due alfieri del team tedesco si dividono fino al traguardo. Il campione inglese dimostra di trovarsi molto a suo agio su questa pista, e imposta subito un ritmo inarrivabile per tutti. Fa due pit stop, il primo montando gomme soft e il secondo su gomme medie, e svolge la sua gara indisturbato. Alle sue spalle, nè Ricciardo prima, né Rosberg poi saranno in grado di avvicinarlo, salvo nell’ultimo stint quando, su gomme medie, Rosberg riesce a essere più efficace di Hamilton e riduce da 10 a meno di 5 secondi lo svantaggio, ma non basta a togliere la vittoria al pilota britannico. Lewis Hamilton ottiene così la prima vittoria dal GP di Germania, la terza vittoria consecutiva qui a Austin, e riduce a 26 punti il distacco dal compagno di squadra.
Nico Rosberg, invece, deve fare i conti con un Ricciardo molto in forma, anche grazie alle gomme supersoft dell’australiano. Il pilora tedesco, invece è partito su soft e le ha cambiate con gomme medie al decimo giro. Il secondo stint vede una lotta molto serrata con le due Red Bull, che calzano gomme soft e riescono così a mantenere il passo della Mercedes di Rosberg. La svolta, però, arriva quando Max Verstappen deve ritirarsi per un problema tecnico e deve parcheggiare la sua Red Bull. Viene chiamata la Virtual Safety Car, e in questa fare Ricciardo si fa cogliere di sorpresa da Rosberg, che gli ruba la seconda posizione. Da lì, il tedesco fa il secondo pit stop e si lancia all’inseguimento di Hamilton, senza successo. Deve quindi accontentarsi del secondo posto, tutto sommato indolore in ottica campionato, e guarda con un certo ottimismo alle ultime tre gare della stagione, in cui si deciderà il destino del mondiale piloti.