Lewis Hamilton vince il GP del Messico. Gara dominata dalle Mercedes che non hanno mai dubitato della doppietta. La lotta per il podio, invece, è stata aperta fino all’ultimo giro, con il ferrarista Vettel che l’ha spuntata.
Il GP del Messico è stato dominato, manco a dirlo, da Lewis Hamilton e dalla Mercedes. La casa di Stoccarda ha messo in carniere un’altra doppietta con l’anglo-caraibico che si avvicina a Rosberg in classifica mondiale (ora è a -19).
Una buona gara è stata disputata dalle Ferrari, con Sebastian Vettel che ha tentato una tattica ad una sola sosta. Il tedesco della Rossa è partito con le gomme soft per poi cambiarle soltanto dopo 31 giri a favore delle medie (banda bianca), tattica assolutamente efficace e che gli ha permesso di non fermarsi più fino al traguardo e recuperare dalla settima piazzola iniziale fino al podio.
Proprio il terzo posto finale, però, è stato caratterizzato da una accesa lotta a tre i cui protagonisti sono state le due Red Bull e la Ferrari di Vettel. Il tedesco della Ferrari ha visto ufficializzato il proprio piazzamento soltanto dopo una penalizzazione attribuita a Max Verstappen appena dopo la bandiera a scacchi per un taglio di curva durante le fasi della lotta con la Ferrari, avvenuta a poche tornate dal termine. Il duello, prolungato e molto bello per gli appassionati sugli spalti, è stato caratterizzato anche da comunicazioni radio molto accese da parte di Vettel, che recriminava la posizione pur non apparendo in grado di passarlo fino a quel momento.
L’altra Ferrari, quella di Raikkonen, non ha avuto la stessa fortuna. Il finnico ha iniziato la gara con la medesima mescola del compagno ma ha cambiato gomme per due volte (sempre a favore delle medie) ma ciò non ha pagato in termini di posizioni guadagnate. Ricordiamo che il passaggio in pit-lane, in Messico, avviene con un tempo di percorrenza decisamente alto, quindi il risparmiare una sosta ai box può rivelarsi fondalmentale – cosa che è capitata proprio a Vettel.
Ferrari e Red Bull hanno combattuto fino alla fine per il podio, in una corsa, quella messicana, in cui il gap tra i due contendenti sembrava essere minore di quanto visto negli ultimi appuntamenti. Tuttavia i punti di ritardo accumulati dalla compagine di Maranello, però, sono troppi per sperare di recuperarli negli ultimi due appuntamenti iridiati.
L’ordine di arrivo del GP del Messico 2016 :
Giri | Tempo | ||
---|---|---|---|
1 | 1:40:31.402 | ||
2 | +8.354s | ||
3 | +17.313s | ||
4 | +20.858s | ||
5 | +21.323s | ||
6 | +49.376s | ||
7 | +58.891s | ||
8 | +65.612s | ||
9 | +76.206s | ||
10 | +76.798s | ||
11 | +1 lap | ||
12 | +1 lap | ||
13 | +1 lap | ||
14 | +1 lap | ||
15 | +1 lap | ||
16 | +1 lap | ||
17 | +1 lap | ||
18 | +1 lap | ||
19 | +1 lap | ||
20 | +1 lap | ||
21 | +2 laps | ||
NC | DNF |