F1 | Singapore 2008: la Ferrari perde il titolo e il circus la faccia

Allo spegnersi delle luci la Ferrari di Massa scattò in modo perfetto obbligando Hamilton, autore di una partenza normale senza spunti particolari, a guardarsi le spalle da Raikkonen. Il finlandese, nelle prime battute della corsa, complici le gomme che non ne volevano sapere di andare in temperatura, non riuscì a tenere il ritmo imposto dai primi due. Saggiamente il finlandese riuscì a districarsi tra le strette vie del circuito fino a quando i suoi pneumatici, finalmente performanti, non gli permisero di attaccare i primi due portandosi, in pochi giri, a stretto contatto con l’alfiere della McLaren.

Singapore2008Ormai il duello era nell’aria, dopo la ruggine del Gp del Belgio, facendo sperare in uno spettacolare duello ma al quindicesimo giro la Renault di Piquet si rese protagonista di un incidente che danneggiò in modo grave la macchina, costringendo l’organizzazione a fare entrare la tanto temuta Safety car.

Con la Safety car in pista i protagonisti, si riversarono ai box per poter effettuare il pit stop.

Il primo colpo di scena avvenne proprio in questo frangente, la Ferrari di Massa comodamente in testa, si fermò al box per le operazioni di rifornimento e, forse, complice il piccolo semaforo introdotto in quella corsa atto a segnalare la fine delle operazioni al pilota, oltre la tensione a mille dovuta anche dalla macchina di Raikonen ferma dietro a Massa in attesa di poter effettuare a sua volta il rifornimento, fece si che Massa ripartì strappando il tubo della benzina e spargendo carburane in tutta la pit lane. Massa ovviamente dovette fermarsi per dar modo ai meccanici di staccargli il bocchettone, mentre Raikonen testimone involontario del fatto si ritrovò a rifornire e ad entrare addiritura tra gli ultimi.

Massa_SingaporeL’unico ad avvantaggiarsi da questa confusione generale fu Fernado Alonso, che avendo rifornito il giro prima dell’ ingresso della Safety car, si ritrovò in seconda posizione dietro a Rosberg che, a sua volta, verrà obbligato a scontare uno stop and go per aver rifornito a pit lane chiusa in regime di safety car. A questo punto la corsa vive della guida spettacolare e precisa di Alonso in testa alla gara e da quella di Raikonen che grazie al gioco dei pit stop e ad una grinta eccezzionale dalla terzultima posizione riesce a risalire fino al quinto posto.

Ma i colpi di scena non sono ancora finiti, all’ingresso dell’ennesima Safety car i Ferraristi naufragano in terra d’Asia con Massa, che ormai con la sconfitta dentro ma soprattutto con la consapevolezza che questo buco in classifica potrebbe nuocergli molto, si ritira per un innocuo testacoda e Raikonen che, per un eccesso di foga, da quinto si apprestava ad attaccare Glock per il quarto posto, va a sbattere vanificano così la trasferta asiatica della Ferrari.

A questo punto Hamilton decise di non forzare eccessivamente la macchina accontentandosi di arrivare al traguardo, i suoi principali avversari si eravano fermati entrambi, e Alonso riuscì a riconquistare la vetta del podio che non vedeva piu’ dal Gran Premio d’Italia del 2007.