F1 | Marchionne detta la strada per la Ferrari

Sergio Marchionne durante il fine settimana di Monza ha ampiamente parlato del presente e del futuro della Ferrari. La domanda è se le strategie siano chiare. Ovviamente ci auguriamo di sì.

di Giulio Scaccia

Archiviato un Gran Premio d’Italia in cui la Ferrari ha provato ad impensierire la Mercedes ma ne è uscita, senza mezzi termini annichilita, proviamo a capire dalle parole di Marchionne i possibili sviluppi di questo 2016 e soprattutto del 2017. Il timore per gli addetti ai lavori e per i tifosi è che il progetto per il prossimo anno sia in ritardo e che non sia seguito dalle professionalità adeguate. C’è poi da capire la situazione della power unit e dell’aerodinamica.

Partiamo dai punti fermi, i due piloti. Marchionne ha tessuto le lodi di Vettel e Raikkonen:

Sono due campioni del mondo, sono contento di averli. Kimi ha avuto una stagione strepitosa, ha maturità che non si vedeva da parecchi anni. Il fatto di aver avuto un figlio lo ha aiutato, ha grandissima fiducia in quello che sta facendo, mi aspetto molto da lui in gara. Seb è un grandissimo campione, diamogli una macchina per vincere poi vediamo.

I piloti sono un elemento di continuità e qualità. Il punto dolente o comunque su cui lavorare in modo importante è la vettura. Marchionne tesse le lodi di Mattia Binotto e afferma che avrebbe voluto e Ferrari_spadovuto fare la ristrutturazione organizzativa prima. Il problema per il Presidente è l’aerodinamica, non il motore.

Marchionne è chiaro su questo punto:

Dobbiamo far lavorare il team con serenità. I ragazzi sanno benissimo qual è l’obiettivo. Siamo in una posizione molto più sicura adesso di quanto non lo eravamo all’inizio della stagione. Mi sento meglio, quindi bisogna cercare di mettere insieme una squadra vincente e credo che abbiamo messo gli elementi necessari per colmare questo divario che esiste che è puramente aerodinamico.

Siamo sicuri che il problema sia soltanto aerodinamico? La PU Ferrari è davvero così performante? La domanda è se Marchionne tenga, intelligentemente, una posizione difensiva sul reparto motori della Ferrari, dal momento che Binotto ne è stato il responsabile fino a pochi giorni fa.  In alternativa, questo 2016 ha generato molta confusione in Ferrari. La SF16-H si è dimostrata una vettura scorbutica e alla fine poco performante. C’è da chiedersi se a Maranello siano ben chiare le aree di lavoro.