Arrivati alla pausa estiva, possiamo affermare che la stagione della Williams non è stata brillante, anzi quest’anno la scuderia inglese lotta stabilmente con Force India e Toro Rosso per le posizioni di centro classifica.
Nel primo anno dell’era ibrida la Williams era una delle macchine più competitive del mondiale e aveva inanellato diversi podi dietro all’inarrivabile Mercedes, il team di Groove riusciva con un budget molto più limitato a combattere con Red Bull e le altre potenze della F1, soprattutto grazie alla Power Unit Mercedes, a una buona efficienza aerodinamica e a una vettura molto gentile con le gomme.
Con il passare delle stagioni la supremazia della PU Mercedes si è leggermente affievolita e la Williams non è riuscita a creare un telaio più competitivo, che generasse il carico aerodinamico necessario per essere performante anche senza avere tutta quella superiorità di motore. Poi la caratteristica migliore della monoposto 2014, cioè quella di risparmiare le gomme, è completamente sparita nel corso degli anni e questo aspetto ha penalizzato tantissimo le prestazioni della scuderia inglese.
La Williams perciò ha fatto come i gamberi e complice un budget limitato, si è allontanata dal vertice della classifica in maniera irrimediabile e in questa stagione lotta con team più piccoli e meno blasonati, come Force India e Toro Rosso. Non credo che nel proseguo della stagione le prestazioni miglioreranno, perché le risorse sono limitate il team si sta concentrando sulla rivoluzione tecnica della prossima stagione. Probabilmente uno dei pregi della Williams è proprio quello di saper leggere bene i cambi regolamentari come successo nel 2014 e questo l’aiuterà ad avere prestazioni migliori nel 2017.