Esistono i predestinati? Quelli che sono nati solo ed esclusivamente per vincere? Sì, la Formula 1 ne è piena, di esempi in questo caso se ne possono fare a bizzeffe, da Clark a Senna, da Fangio a Villeneuve, l’elenco potrebbe continuare all’infinito. Ma c’è un nome che sta sopra tutto e sopra tutti: Michael Schumacher, il più grande campione di tutti i tempi. L’esordio in Formula 1 del tedesco è un o di quelli che lasciano profondamente il segno, una premonizione su quella che sarà la sua grandissima carriera che lo porterà al vertice assoluto di questo sport, visto che vincerà quanto Senna e Prost messi insieme.
Il tedesco ha avuto degli ottimi esordi, grazie anche alla possibilità più unica che rara di sfruttare il kartodromo di famiglia a Kerpen e alla possibilità di avere un ottimo maestro come Peter Sauber, che lo seguirà nel corso degli anni alla Mercedes insieme ad altri due piloti che poi entreranno nella sua scuderia, Heinz-Harald Frentzen e Karl Wendlinger. Ma da Jürgen Dilk, l’uomo che lo scoprì, a Flavio Briatore, l’uomo che poi lo porterà alla ribalta internazionale, la storia del 7 volte iridato vive un capitolo fondamentale grazie a un grandissimo scopritore di talent-scout: Eddie Jordan. Il talent-scout irlandese in quell’anno porta la sua piccola scuderia all’esordio assoluto, rivelandosi una vera sorpresa negli anni in cui i punti si sudavano e le monoposto si rompevano con imbarazzante facilità.
Grazie a una composizione di piloti equilibrata, che unisce un esperto e un pilota da svezzare (Gachot e De Cesaris), dopo le prime gare non facili a Montreal l’irlandese stupisce tutti portando entrambe le monoposto a punti, appaiate al traguardo e non doppiate e fa segnare il giro record della gara. Un caso del destino, 4 anni dopo le monoposto irlandesi lo faranno di nuovo, e questa volta sarà un doppio incredibile podio. Una gara, quella canadese, che apre la strada a una bella serie di arrivi a punti che si interrompe quando accade un imprevisto: alla vigilia della gara di Spa, Bertrand Gachot viene arrestato per aver usato dello spray urticante sugli occhi di una persona con la quale stava litigando a seguito di un incidente; il fatto avvenne in Inghilterra e là quel tipo di congegno era considerato illegale. Condannato a 1 anno e mezzo di reclusione, la sua liberazione avverrà molti mesi dopo, ragion per cui Jordan dovette cercare un altro pilota.