F1 | Storia: Gp Gran Bretagna 2011, Alonso salva la stagione

fia_logo_2Scarico si, scarico no, scarico forse: Poteva essere un week end di gara come tanti, e invece la Fia ci mise lo zampino. Dopo il Gran Premio di Turchia corso a inizio maggio, la Fia decise di intervenire sugli scarichi soffianti, impedendo mappature del motore che “soffiassero” dagli scarichi anche in fase di rilascio. Si decise, dopo il Gran Premio di Europa, che gli scarichi potevano soffiare sui diffusore in un range tra il 10 e il 20% della potenza del motore. Tale dato, però, cozzava con i motori Renault della Red Bull che in quel range di potenza avevano seri problemi di affidabilità. Intervenne nuovamente la Fia che decise di alzare tale valore al 50% per venire incontro alle problematiche dei motori Renault. Lecito sarebbe, se non fosse che tale decisione venne notificata nel corso delle prove libere del Gran Premio di Gran Bretagna e avevano effetto immediato. S’infuriò molto Withmarsh della Mclaren, mentre gongolava la Red Bull contenta di aver ottenuto ciò che voleva. Silenzio dal muretto Ferrari, anche se è facile pensare che una bottiglia di prosecco per festeggiare sia stata stappata. Anche se può sembrare incredibile, la Fia tentò un’altro colpo convocando un Technical Group (composto da tutti i rappresentanti dei vari team) la mattina della gara per riportare tutto a com’era prima del Gran Premio d’Europa (per chi si fosse perso: potenza del motore in fase di rilascio compresa tra il 10% e il 20%). L’accordo non si raggiunse, e si rimase al famoso 50% in fase di rilascio, rimandando tutto a fine campionato. Insomma un guazzabuglio Fia di quelli marca oro. Un guazzabuglio talmente grande, che anche le polemiche sulla nuova corsia box inaugurata quell’anno posta sotto al livello della pista (impedendo così ai tifosi sulla tribuna del traguardo di vedere i pit stop) passò quasi in secondo piano.