Red Bull conferma il suo stato di forma, approfittando di una Ferrari persa nel gruppo. Verstappen corre da fenomeno e ottiene un altro podio ingaggiando una grande battaglia con la Mercedes di Rosberg. Ricciardo soffre ancora una volta la strategia del muretto ed è autore di una gara anonima.
Ora il giovane olandese comincia a far paura. Con una gara consistente e spettacolare porta a casa il massimo risultato possibile agguantando con merito il gradino più basso del podio alle spalle delle imprendibili Mercedes. (sotto investigazione la seconda posizione di Rosberg causa Team Radio vietato).
Dopo aver battuto il compagno di squadra in qualifica nella giornata di sabato, quello che Max mette in mostra tra le pieghe di Silverstone sarà qualcosa da ricordare. Dopo la partenza dietro safety car, con la pista che via via va asciugandosi, Verstappen si attacca all’ala posteriore di Rosberg, mentre Hamilton va in fuga.
La Red Bull differenzia anche qui le strategie tra i suoi due piloti ed anticipa il cambio gomme con Ricciardo, al momento di passare da full wet ad intermedie. Una mossa, provata da molti altri, che non paga causa regime di Virtual Safety Car applicato poco dopo per l’uscita di pista di Werlhein.
Max ne approfitta per fare il suo pit stop assieme alle due Mercedes e si trova ancora in battaglia diretta con Rosberg per il secondo posto, mentre il compagno australiano si ritrova quinto alle spalle anche di Perez.
E’ proprio in questo frangente che Max esibisce tutta la sua bravura, dapprima restando incollato alla più performante Mercedes, e poi con uno strepitoso sorpasso ai danni del tedesco, nel misto Maggots-Becketts, uno dei punti più spettacolari del tracciato. Lo ricorderemo.
Max resiste ad un arrembante Rosberg, con pista che va asciugandosi, per cinque lunghi giri nella parte centrale della gara, nei quali il figlio di Jos respinge colpo su colpo gli attacchi con staccate tirate fino all’ultimo metro. Con il circuito meno umido, la superiorità tecnica di Mercedes emerge. Verstappen deve arrendersi e cedere la seconda posizione, fino a quel momento meritatissima. Un problema al cambio di Rosberg negli ultimi giri, lo rimette in corsa, ma è troppo tardi per attaccare ormai.
Raggiante l’olandese a fine gara commenta la sua terza posizione:
“Sono felice della terza posizione, le Mercedes sembrano avere sempre qualcosa di speciale per staccare tutti quindi per noi era il miglior risultato possibile”. – continua poi esaltando le doti messe in mostra qui dalla vettura – “Avevamo un passo gara promettente ed ero sicuro di poter fare bene. La qualifica è stata molto buona, la macchina è andata come ci aspettavamo, eravamo più forti degli avversari che abbiamo messo dietro di noi”
Di tutt’altro tono la gara di Ricciardo, che subendo una strategia meno fortunosa, viene estromesso subito dalla battaglia per le posizioni che contano, venendo distanziato subito dal trio di testa. Solo al 22esimo giro riesce ad avere ragione di Perez, guadagnandosi la quarta posizione, ma ormai gli altri sono troppo lontani.
Sconsolato, come lo scorso weekend in Austria, Daniel si ritrova nuovamente a commentare una gara incolore:
“All’inizio è stato difficile capire quando cambiare gli pneumatici. La virtual safety ci ha penalizzati e non abbiamo piu potuto lottare per il podio. Per me e stata una gara noiosa senza particolari duelli. Siamo stati sfortunati con la strategia. Oggi siamo stati davanti a Ferrari con un bel gap e sono contento.”
Tirando le somme, altra grande gara per Red Bull, ad appena una settimana dalla già buona prestazione in Austria. La Ferrari, affiancata nelle gare precedenti, qui è nettamente dietro in una pista che privilegia l’equilibrio generale della vettura tra telaio, aerodinamica e potenza, quindi gli uomini di Horner avranno ben ragione di festeggiare questo weekend, anche con gli uomini sempre al lavoro nella vicina sede di Milton Keynes.
Ricciardo, grande deluso all’interno del team, dovrà reagire fin da subito alle prestazioni del giovane olandese, capace di grande velocità, qui messa in mostra anche in condizioni di pista molto difficili. Max, dal canto suo, ad ogni Gran Premio va confermando la bontà della clamorosa mossa compiuta da Helmut Marko nella sua sostituzione, a campionato in corso, con il russo Kvyat. La sfida in Red Bull per il ruolo di capo squadra è apertissima.