F1 | Silverstone: I muscoli di Hamilton ed il naufragio Ferrari

Ritorniamo alla Ferrari. Il team di Maranello ha provato l’azzardo anticipando il cambio gomme. Azzardo corretto ma che nei fatti non ha portato quasi nessun beneficio. Vettel è stato subito veloce ma un testacoda ha vanificato la ricerca di una migliore pozione finale. Alla fine Raikkonen è quinto e Vettel nono. Un week end da dimenticare. Maurizio Arrivabene si prende tutte le responsabilità della debacle. Le sue spalle sono forti. Ma questa volta potrebbero non esserlo abbastanza.

Ferrari_SilverstoneFa pensare come l’attuale Management Ferrari abbia sparato a zero sulla precedente gestione ed oggi si trovi a gestire una stagione fallimentare. E’ a rischio il secondo posto nel mondiale costruttori, con una Red Bull sempre più efficace. E fino ad una settimana fa si facevano iperboli nominando il mondiale 1982 e il titolo conquistato con una sola vittoria da Keke Rosberg. La storia per citarla andrebbe conosciuta, forse.

Per concludere le note del Gran Premio, a punti entrambe le Force India e le Toro Rosso, in una gara che poi avrebbe potuto dare molto di più. Ora arriva l’Ungheria, che vide lo scorso anno una splendida Ferrari ed un sontuoso Sebastian Vettel. E’ l’occasione forse per rendere la stagione meno disastrosa di quello che è. Ma attenzione alle Red Bull. Lì andranno forte. Inutile citare le Mercedes, che tanto dominano.