Il circuito di Silverstone è sicuramente una pista che richiede un carico aerodinamico elevato viste le sue numerose curve ampie e i veloci cambi di direzione. Il motore invece non viene molto sfruttato come l’impianto frenante che addirittura, mette in difficoltà i piloti che non riescono a portarlo alla giusta temperatura d’esercizio a causa delle poche frenate impegnative presenti sul tracciato. Il tutto si gioca sull’aerodinamica e come era prevedibile i team in Inghilterra hanno portato svariate soluzioni da testare sulle proprie monoposto.
La più attiva come sempre la Mercedes la quale ha portato in pista a Silverstone varie soluzioni che puntano a migliorare sempre più la già sofisticata aerodinamica della W07.
A cominciare da un’ala posteriore che presenta dei soffiaggi superiori nella zona del flap principale aperti anteriormente come se fossero a “sbalzo”. In realtà sono tenuti fermi tra loro con dei piccoli collegamenti metallici che ne impediscono le vibrazioni. Una soluzione già vista sulla Toro Rosso e che dovrebbe ridurre le turbolenze in una zona sensibile dell’ala ma anche ridurre le sovrappressioni laterali. In questo modo l’ala dovrebbe essere più efficiente e in grado di generare un quantitativo di carico maggiore.
Anche il cofano della monoposto tedesca è stato rivisto e si è cercato di ridurre al minimo gli ingombri per migliorare i flussi alla zona posteriore della vettura.
Modifiche aerodinamiche anche ai bargeboard (i componenti aerodinamici laterali davanti alle bocche delle prese d’aria motore) con una riduzione dei profili verticali da 6 a 5 elementi.
Anche la Ferrari ha portato novità a Silverstone in questa prima giornata di prove con delle soluzioni concentrate nella zona anteriore della monoposto.
Il primo intervento è stato apportato all’ala anteriore con una paratia laterale rivista nella sua parte finale ora più arcuato nel tentativo di trovare carico aerodinamico anche sulla parte più estrema dell’ala. Una soluzione che dovrebbe sempre deviare il flusso all’esterno delle gomme anteriori ma allo stesso tempo generare un po’ di carico aggiuntivo.
Altro intervento nella zona anteriore è rappresentato dall’aggiunta di questi due deviatori di flusso che sembrano correggere l’andamento dell’aria nella zona bassa della vettura per favorire un miglior scorrimento dei flussi. Di fatto dà l’impressione che quest’ultimo sia un intervento che vada a correggere un non ottimale gestione dell’aria in quella zona e che dovrebbe comunque migliorare quindi d’efficienza aerodinamica della SF16-H.