F1 | Germania 1999: L’Italia s’innamora di Irvine, la Ferrari meno

Dopo l incidente il simpatico irlandese si ritrovò catapultato su tutte le prime pagine delle testata specialistiche come l’unico che poteva salvare una stagione della Ferrari che cominciava a tingersi di tinte fosche. La stessa Ferrari, più per evitare accuse di boicottaggio, decise di ingaggiare come fedele scudiero dell irlandese Mika Salo, un onesto pilota che mai ha fatto parlare di sé non per qualche grande prestazione ma solo per ritiri e incidenti.

Dopo il debutto in Austria, dove Irvine colse un’insperata vittoria e Salo una misera posizione fuori dai punti per una toccata in partenza, la squadra si appresta a vivere il Gran Premio  di Germania, il primo senza Michael l’ennesimo con le McLaren favorite.

Irvine__FerrariGià dalle prove si capì che il canovaccio era rispettato, la McLaren di Hakkinen conquistò l’ottava pole position, mentre le Ferrari si qualificarono rispettivamente al quarto e al quinto posto.

La gara vide una gran partenza di Hakkinen con alle sue spalle subito una Ferrari, che non è quella di Irvine, ma quella di Mika Salo. Sembra di rivivere i tempi delle formule minori quando i due finlandesi si sfidavano a suon di ruotate. Dopo qualche giro la situazione si stabilizzò con Hakkinen in testa e dietro a battagliare Salo e Coulthard che divertono la platea tedesca con frenate al limite e tentativi di sorpassi arditi.

Nel corso di uno di questi tentativi la McLaren di Coulthard ruppe il musetto urtando la Ferrari del finlandese e obbligandolo a una sosta imprevista ai box. La dea bendata fece un regalo alla Ferrari e al suo pilota perché nonostante l’urto contro il pneumatico lo stesso rimane integro, consentendo alla macchina italiana di continuare la sua corsa.