F1 | Salvatico Estense: il GP Italia si faccia a Imola

Uberto Salvatico Estense va giù durissimo su quanto sta accadendo intorno a Monza e, finalmente, senza tanti giri di parole, ha messo in chiaro il suo obiettivo: togliere il Gran Premio d’Italia a Monza, rea – a dire del Presidente di Formula Imola – di ricevere troppi finanziamenti pubblici; proprio per questo ha detto chiaro e tondo che anche Imola vuole quei 12,5 milioni di Euro  messi a disposizione dall’ACI per ospitare il Gran Premio d’Italia. Condizione messa nero su bianco sulla candidatura inviata alla FOM.

Noi e loro. Noi abbiamo i bilanci in regola, loro no. Loro risanano i bilanci ricorrendo ai soldi pubblici, noi no. Loro mettono di mezzo le Istituzioni per coprire le loro magagne, noi no perchè abbiamo i bilanci in regola. Chiara e netta l’analisi degli ambienti emiliani dalle colonne del Resto del Carlino, sulla quale sia consentito di fare qualche piccola osservazione. Innanzitutto, i 70 milioni di Euro previsti dalla Regione in un piano decennale è destinato a opere di ristrutturazione del circuito che non hanno nulla a che fare con la trattativa per il prolungamento del contratto con la FOM; a quello semmai saranno destinati i 5 milioni in 4 anni che la Regione vuole elargire attraverso un contorto meccanismo che prevede come condizione il suo ingresso in SIAS. Società non privata, perché dipende da un Ente pubblico come ACI Milano e ha come suo scopo unico organizzare il Gran Premio di Formula 1, altrimenti non avrebbe ragione di esistere.

Formula Imola, invece, tutti questi problemi non li ha, visto che è una società mista “a prevalente capitale pubblico” (come si legge in una recente decisione del TAR di Bologna), ma con una discreta fetta di quote detenute da privati e questo le Monza_anelloconsente di avere meno necessità di dipendere da finanziamenti pubblici. Su quello che, però, è l’intervento diretto di Regione Lombardia, a parere di chi scrive, vi sono parecchie riserve, che già hanno portato a una rottura delle trattative con Bernie Ecclestone, ma che però forse ora potrebbe rivelarsi decisiva per concludere una sudatissima discussione.

Il ruolo della politica. Certo, la politica dovrebbe comunque rimanere al suo posto, ma per salvare un patrimonio come il Gran Premio d’Italia vale tutto, con Angelo Sticchi Damiani che sta tenendo tutto sospeso su un filo sottilissimo che può rischiare da un momento all’altro di spezzarsi. E proprio per questo, un intervento a sorpresa come è stato quello di Imola che non ha esitato a presentare la sua candidatura alla FOM, chiedendo di accedere ai fondi dell’ACI (e che peraltro ha affermato di voler eseguire i lavori proprio per il Gran Premio d’Italia 2017), ha comprensibilmente suscitato qualche reazione non del tutto positiva.

Il GP d’Italia e Imola Sia permessa un’ultima annotazione storica: Uberto Salvatico Estense dice che il Gran Premio d’Italia si è corso anche a Imola; vero, ma solo nel 1980 (che poi ha fatto da apripista al Gran Premio di San Marino), mentre in tutte le altre edizioni della gara valida per il Mondiale di Formula 1 si è corso a Monza. Dunque, è del tutto legittimo, oltre che forse comprensibile, che si tenti in prima battuta di salvare Monza e il suo enorme patrimonio storico prima di pensare a una soluzione per Imola. Altrimenti, il rischio è sempre quello di una guerra interna che porta a un nulla di fatto.