Vettel pilota stratega
Quando la Ferrari ha chiamato al box Vettel per anticipare la sosta e marcare la corsa di Ricciardo il pilota tedesco è stato educato , corretto ma inamovibile.
“Box box box” l’ordine del muretto “Siete sicuri di questo? Sono secondo e le gomme vanno bene” la risposta del pilota.
In questo frangente Vettel ha dimostrato carisma e personalità oltre che una lucidissima visione della gara dal proprio abitacolo. Ha saputo ed e riuscito a far cambiare la strategia al muretto senza cadere nell’errore di fare polemiche o mettersi contro la squadra. Ha mostrato la sua opinione di dissenso riuscendo a mantenere la compattezza nel team. Una mossa da fuoriclasse come la sua guida.
Inevitabile il rovescio della medaglia; con una strategia simile a quella di Rosberg si è vista tutta la differenza ed il distacco che c’è tra una Ferrari spinta a cannone ed una Mercedes in gestione gara, troppo. La Ferrari è la seconda forza del mondiale, pensare ad una rincorsa al titolo sta diventando utopico.
Il distacco inteso come punti, così come Marchionne, dice che la Ferrari resta sì in corsa per il mondiale ma a nostro giudizio solo se aiutata dalle grane Mercedes. Hamilton quest’anno è incostante, Rosberg non è mai stato così forte e solo le poche noie di affidabilità delle W07 oltre che i contatti che le hanno rallentate tengono la Ferrari a galla nelle speranza di una rincorsa utile a motivare chi altrimenti lavorerebbe ventre a terra senza la sagoma di un bersaglio da centrare.
Se il distacco non lo pesiamo più in punti ma in prestazioni tra le due monoposto il gap diventa davvero siderale.
I numeri dicono che la Mercedes ha vinto tutte le gare meno una. In spagna senza quel clamoroso incidente tra le frecce d’argento difficilmente Verstappen l’avrebbe spuntata. Dopo 9 gare, come fa la Ferrari che non ha vinto ancora nemmeno una corsa a sperare nel mondiale? Per quest’anno la rossa sarà la prima degli altri, Mercedes si sta dimostrando il più forte team della storia. Bisogna dargliene atto.