Flavio Briatore ha dato la sua ricetta per vedere una Ferrari di nuovo al vertice in F1: sede in Inghilterra e l’ingaggio di Adrian Newey.
di Francesco Svelto | Follow @f_svelto
Flavio Briatore è tornato a parlare di argomenti legati al mondo della F1. L’imprenditore piemontese ha fatto la storia della massima competizione motoristica mondiale e seppur ormai fuori dal giro, ne rimane un grandissimo appassionato e cultore.
A cavallo del GP di Baku corso due giorni fa, altro evento che ha visto la Mercedes non vincere ma dominare, Briatore ha parlato a lungo della Ferrari, evidenziando quel che secondo lui manca alla scuderia di Maranello per vincere il titolo.
Ebbene il tutto si sintetizza cosi: una base in Inghilterra.
Una sede logistica oltremanica, secondo Briatore, aiuterebbe non poco la Ferrari a progredire ed evolversi sotto tutti i punti di vista, essendo l’Inghilterra il paese dove la Formula 1 è nata e dove ancora oggi prolifica. Nel Regno Unito, infatti, ben nove delle undici squadre presenti ad oggi nel campionato del mondo hanno una sede, e tra loro non distano più di 60 chilometri. La Ferrari, secondo Briatore, è lontana da questo “polo” e per questo ne paga il prezzo.
Briatore ha parlato poi dei grandi progressi compiuti dalla Ferrari nell’ultimo periodo e vede in Sebastian Vettel un grandissimo pilota, uno dei migliori interpreti della Formula 1 attuale. Non si rifiuta, però, di lanciare una critica – neanche tanto velata – a Sergio Marchionne, reo, secondo lui, di aver troppo parlato ad inizio stagione dell’obiettivo mondiale. Con le parole ed i proclami i mondiali non si vincono, serve una metodologia di lavoro in stile Mercedes ed una “prima punta” di ruolo per la progettazione della vettura come Adrian Newey. Questo è il Briatore-pensiero.
Newey è senza dubbio il miglior progettista di monoposto di F1 in circolazione. La Red Bull ha fatto la storia della F1 per la bontà dei suoi telai e nonostante non abbia, ad oggi, un powertrain all’altezza dei migliori del lotto, riesce a mettere in discussione il ruolo di “seconda forza” del mondiale – proprio alla Ferrari – grazie alla bontà del suo telaio e della sua aerodinamica. Una delle carenze della Ferrari attuale, è indubbiamente proprio questa.
Francesco Svelto