Dopo un anno di transizione, Renault e Red Bull potrebbero tornare ufficialmente insieme a partire dal prossimo anno.
Prima si odiano, poi si amano. Potremmo commentare così la proposta fatta dal costruttore francese a Red Bull, anche se la questione è tutt’altro che romantica.
Come sappiamo, il rapporto tra le due parti si era compromesso nel 2015, dopo che Red Bull aveva più volte accusato Renault di fornirle motori non all’altezza, e aveva cercato di accordarsi con altri motoristi, senza successo, e per questo la scuderia di Milton Keynes ha rischiato seriamente di non prendere parte al mondiale 2016.
Alla fine, Red Bull e Renault hanno concluso un accordo di un anno per la fornitura di power unit rimarchiate col nome dello sponsor TAG-Heuer, per evitare che i “bibitari” scaricassero le colpe su Renault nel caso le prestazioni del motore fossero carenti. Ora però la situazione è cambiata, a seguito dell’accordo raggiunto sulle power unit dal 2017 in poi: ogni motorista dovrà fornire almeno tre squadre, per evitare che un team resti a piedi, e se una squadra dovesse trovarsi in questa condizione, la FIA potrebbe addirittura obbligare un motorista a fornire i suoi propulsori. Visto che Mercedes e Ferrari forniscono già tre squadre oltre a se stesse, l’onere cadrebbe su Renault oppure Honda. Può essere questo uno dei motivi che ha spinto la casa della Losanga a proporre un accordo con Red Bull, ma come dichiara il Team Principal di Renault, Frédéric Vasseur, a Motorsport.com, ci sono anche ragioni di competizione:
E’ la cosa migliore che poteva accadere a Enstone: è fondamentale per noi avere un punto di riferimento come Red Bull. Hanno uno dei migliori telai, questo ci permette di capire dove siamo esattamente, e quale sarà l’obiettivo nel breve termine.
A questi fattori si aggiunge la rivoluzione totale prevista per l’anno prossimo, che spinge le squadre a concludere accordi con largo anticipo, a causa dell’enorme mole di lavoro da portare avanti in così pochi mesi. Crediamo anche che questo accordo sia un bene per la F1, che in questo momento ha bisogno come il pane di una competizione equilibrata, cosa che ora è totalmente assente per colpa del dominio Mercedes. Per avere gare spettacolari non servono strani artifici, servono tante squadre competitive, che possano lottare per il titolo.