F1 | Power Unit Honda: serve più potenza

La Honda, dopo aver raggiunto una buona affidabilità nella loro power unit, punta ora ad uno step evolutivo in termini di potenza in vista dei prossimi GP.

Il 2016 per la Honda sin qui è stato più positivo rispetto al 2015, considerando che già nel secondo GP in Bahrain è stato conquistato il primo punto mondiale con Vandoorne. Ma un binomio che risponde al nome di McLaren Honda, di certo non è in F1 per accontentarsi della zona punti e basta, l’obiettivo non potrebbe essere altro che quello di tornare a vincere.

Come riportato dal magazine inglese Motorsport.com il costruttore giapponese in vista delle prossime gare, punta decisamente a rendere più performante in termini di potenza la loro power unit. Nonostante ci siano stati dei miglioramenti durante la pausa invernale, il lavoro che la Honda deve fare resta ancora notevole. Il responsabile della Honda in F1 Hasegawa ha affermato che ci si dovrà concentrare sul miglioramento della combustione interna, per guadagnare quei cavalli necessari per consentire ai loro piloti di arrivare per lo meno nella Q3.

Alla casa giapponese restano ancora 14 gettoni da spendere nel corso di questa stagione e, molto probabilmente, verranno tutti spesi per cercare più potenza, piuttosto che spenderli per l’affidabilità. O meglio, l’obiettivo primario è quella di avere un propulsore con più cavalli, poi in una seconda fase la Honda si concentrerà maggiormente sull’affidabilità.

Dal Gp del Bahrain emerge un dato molto interessante che potrebbe dare un’iniezione di fiducia al team McLaren-Honda: Stoffel Vandoorne nel rettilineo del traguardo ha ottenuto una velocità massima di 336,1 km/h contro i 340,5 della Mercedes di Lewis Hamilton (top speed). Ricordiamo che nella scorsa stagione, in gara, la power-unit giapponese pagava anche oltre 20 km/h rispetto agli avversari, a riprova dunque che qualche progresso effettivamente c’è stato.

Alberto Murador