E’ stata fissata per il 27 aprile la convocazione del Consiglio di Amministrazione di ACI Milano per decidere i nomi dei sostituti di Andrea Dell’Orto e Francesco Ferri ai vertici della SIAS e dell’Autodromo di Monza. Stando a quanto si apprende dai quotidiani locali, e in particolare il sito nuovabrianza.it, la revoca dei due è ormai un processo irreversibile e inevitabile, perchè si tratta di un meccanismo di nomina fiduciaria da parte di ACI Milano.
Proprio per questo, potrebbe innescarsi una battaglia legale anche abbastanza lunga sull’applicazione della “giusta causa” alle revoche dei vertici della SIAS, che sfocerebbe in una causa per risarcimento danni nella quale Dell’Orto e Ferri potrebbero richiedere una cospicua liquidazione, ma è quasi certo che non potranno chiedere di essere reintegrati proprio perchè si tratta di nomine fiduciarie e, se viene meno questo requisito, viene meno la ragion d’essere della nomina.
Hanno pesato, e non poco, le perdite di bilancio subite dalla SIAS, che hanno costretto l’assemblea dei soci di ACI Milano ad approvare l’azzeramento e la ricostituzione del capitale sociale per evitarne il fallimento. I vertici di ACI Milano, intanto, incassano l’appoggio dell’Associazione Amici dell’Autodromo e delle sue migliaia di iscritti, che in una lunga e appassionata lettera prendono posizione e si schierano a favore della rimozione dei vertici della società controllata da ACI Milano (per il 70%) e ACI Immobiliare (per il 30%) perchè, si legge nel comunicato, “il piano industriale non trova riscontro nei fatti, il pareggio di bilancio annunciato per il 2015 si è in realtà rivelato un buco di un milione mezzo di euro (costringendo alla riduzione del capitale sociale per evitare il fallimento), il calendario delle gare non è stato arricchito“.
Anzi, i vertici della SIAS sono stati visti come coloro che hanno ostacolato o ritardato la trattativa per mantenere il Gran Premio d’Italia a Monza e proprio per questo la loro rimozione appare necessaria. Proprio questa mossa e la nomina di persone gradite a Ecclestone (magari l’avvocato Federico Bendinelli) si spera che serva a sbloccare le trattative con la FOM, che si sono arenate quando erano giunte alle battute finali.
