F1 | Gp Cina, Fittipaldi: “McLaren-Honda, questione di tempo”

Ci avviciniamo al terzo appuntamento del Mondiale di F1 che fa tappa in Cina. Shanghai è un circuito completo con curve veloci e lente, ma soprattutto con uno dei rettilinei più lunghi del campionato (oltre un km). Parliamo di una delle prime realizzazioni di ultima generazione (ossia costruita da Tilke) dove si alternano alta velocità, curve da seconda e sesta marcia. Un circuito di motore con basso carico aerodinamico ma che richiede un attento setup della vettura per la parte mista.

di Emiliano Savini

Dopo Albert Park e Sakhir proviamo a fare ora un piccolo bilancio su due team inglesi come McLaren e Williams insieme a Emerson Fittipaldi, due volte campione del mondo con il team di Woking e la Lotus, che  ha fatto il punto con l’agenzia britannica Omnisport.

Emerson, puoi illustrarci le caratteristiche di questo tracciato così impegnativo per i piloti?

Stiamo parlando di un circuito completo. Ci sono due rettilinei molti lunghi dove viene attivato il DRS,  curve veloci e lente.

Visto che in McLaren sei di casa, la Cina sarà un bel test per capire a che punto sono con la power unit?

La McLaren potrà certamente capire i progressi fatti dal propulsore Honda. Teniamo presente che in Cina ci sono due rettilinei lunghi ed è necessaria molta potenza. Però il circuito offre anche la possibilità di sfruttare il telaio e l’aerodinamica nel misto, quindi è possibile recuperare parte del tempo perso nei rettilinei.

Emerson, quali sono i miglioramenti che hai visto in casa McLaren in termini di affidabilità e potenza dopo due Gran Premi?

Dopo due Gran Premi disputati ho visto dei miglioramenti. In quanto a telaio e aerodinamica la squadra è molto vicina alle più forti, nelle libere in Bahrain hanno dimostrato con Button di poter lottare per posizioni alte. Resta difficile capire cosa possa cambiare con un aumento di potenza.

Come vedi la coppia McLaren-Honda per il futuro?

La power unit sembra essere migliorata, ma è chiaro che non è ai livelli di Mercedes e Ferrari; rimane poi il problema dell’affidabilità. Credo sia solo questione di tempo, prima o poi sono certo che McLaren e Honda torneranno di nuovo a scrivere la storia.

Emerson, parliamo di un’altra realtà inglese, la Williams. Il problema del team inglese da tre anni a questa parte è la deportanza.

L’anno scorso la Williams è stata molto veloce in Cina, quindi non vedo perché non possa esserlo anche quest’anno.

Le nuove soluzioni tecniche in Bahrain non hanno dato i risultati sperati.

Credo che la nuova ala e il pacchetto aerodinamico sia stato testato solo sulla vettura di Felipe Massa, purtroppo non è risultata azzeccata la strategia di gara con la scelta degli pneumatici. Felipe è scattato molto bene portandosi al secondo posto al primo giro. Il fine settimana di Shanghai dovrebbe quindi essere col segno più.

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