La Ferrari si avvicina al primo gran premio della stagione a Melbourne con un grande carico di aspettative e Sebastian Vettel, il tedesco della scuderia di Maranello, è il pilota che dovrà tradurre queste attese in una solida realtà fatta di gioie e risultati.
di Giulio Scaccia
Sergio Marchionne vuole da subito una Ferrari vincente, Maurizio Arrivabene saggiamente invita al lavoro duro tenendo i piedi per terra. E i piloti? Kimi Raikkonen lascia trapelare ottimismo, finalmente con una vettura che sembra essere adatta alle sue caratteristiche e Sebastian Vettel esterna un ottimismo non di facciata, non alzando comunque oltre misura le aspettative.
Sono chiare e pragmatiche le sue dichiarazioni dopo i test di Barcellona:
“Sono soddisfatto, siamo nella posizione in cui vogliamo essere. Anche Kimi lo è e sembra molto veloce. L’obiettivo del Team è vincere il titolo, Il mio è vincere le gare e diventare campione del mondo perché la vettura di base è molto buona, abbiamo fatto un grosso balzo in avanti, ma è ancora tutto da vedere“.
E ancora, parla da leader tenendosi ben ancorato alla realtà, come piace ad Arrivabene:
“L’importante non è vincere la prima gara, ma arrivare in testa alla fine”.
Piace alla squadra questo approccio, piace anche ai tifosi. E una penna meravigliosa come Leo Turrini scrive riguardo Vettel che pare che a Maranello abbiamo un pilota che parla da presidente.
Non male dopo un anno in Ferrari, quando molti avevano storto la bocca al suo approdo a Maranello.
Il tedesco di Happenheim, 4 volte campione del mondo con la Red Bull, è arrivato lo scorso anno a sostituire l’incupito Fernando Alonso, ormai in rotta con la squadra e tutto l’ambiente. Il nuovo corso Ferrari, il nuovo corso voluto da Marchionne, ha puntato su Arrivabene come uomo di ferro per rinsaldare un ambiente sfibrato da anni di sconfitte, anche brucianti e su Sebastian Vettel, l’ex nemico con la faccia pulita, che aveva battuto due volte la Ferrari sul filo di lana negli anni di Alonso e Domenicali.
Sebastian Vettel è arrivato con un’aurea da bambino viziato e qualcuno, poco attento e competente, ne dubitava anche le doti. Per questi poco attenti osservatori, bastava una risposta. Non si vince, anzi non si domina a Monza nel 2008, con una Toro Rosso sotto una pioggia torrenziale se non hai dei numeri fuori del comune. Queste cose le fai solo se hai le stimmate del campione. Se ne era già accorto Michael Schumacher quando Seb era collaudatore BMW.
Vettel ha determinate caratteristiche, può piacere o non piacere, ma è un campione. Sul giro singolo in prova è fortissimo, lo è altrettanto se può partire in testa e dare il ritmo alla gara. In questo assomiglia molto al suo idolo di quando era bambino, Michael Schumacher. Ha sicuramente qualche difetto ma sa nasconderlo bene. Magari non dà il meglio di sé nel corpo a corpo in pista, ma sa sicuramente difendersi. A tutto questo unisce ottime doti di collaudatore e una tenuta nervosa fuori del comune. Lo dimostrano i due mondiali vinti contro la Rossa. Il primo con una rincorsa formidabile, il secondo dopo un testacoda e una ripartenza (fortunata), destreggiandosi in rimonta tra muretti, avversari e pista bagnata.
Ma quello che vogliamo dire di Sebastian Vettel è anche altro. Ha saputo, nel suo primo anno in Ferrari, anche nei momenti meno semplici, compattare la squadra e dare entusiasmo. Il tedesco ha un carattere positivo e solare, l’esatto opposto del suo cupo predecessore di origine asturiana. Riesce a tenere la squadra compatta e lega anche perfettamente con Kimi Raikkonen, fin dai tempi in cui il finlandese era alla Lotus (andatevi a rivedere le foto del podio di Abu Dhabi 2012, ci sono volti che raccontano tante cose).
Lui è l’uomo delle ambizioni Rosse per il 2016. La Mercedes è ancora avanti ma sicuramente a Maranello sapranno come dare del filo da torcere ai tedeschi di Stoccarda.
Sebastian Vettel insegue con la Ferrari la leggenda. Perché, a meno che non sei Ayrton Senna, la leggenda la raggiungi se vinci un mondiale con la Ferrari. Lui e Kimi Raikkonen, con la loro SF-16H sono pronti a dare battaglia alle Frecce d’Argento. Sarà il motivo della stagione 2016.