Il nuovo format di qualifiche è ancora soggetto all’approvazione finale. A 11 giorni dall’inizio del mondiale non si sa ancora con quali modalità verranno stabilite le griglie di partenza.
di Francesco Svelto | Follow @f_svelto
Alla soglia del ridicolo ciò che sta accadendo in F1 in questo periodo. Siamo praticamente alla vigilia del nuovo mondiale e non si sa ancora le qualifiche come verranno disputate, se con il vecchio sistema diviso in tre parti, al quale siamo tutti abituati, o nella nuova formula del cosidetto hot seat (o sedia rovente) proposto dalla FIA da qualche giorno.
Stefano Mancini, dalle colonne dell quotidiano La Stampa, ha fatto notare come il sistema di qualifiche proposto è ancora soggetto ad approvazione finale in quanto “… i team hanno approvato solo i principi delle nuove regole, dunque la decisione del Consiglio Mondiale è nulla”. In sostanza c’è un intesa sulle modalità del format ma quel che manca, quindi, sarebbe il via libera all’effettiva applicazione nei weekend dei Gran Premi.
In teoria anche su questo punto non dovrebbero esserci problemi. Gli undici team partecipanti al mondiale 2016 avendo dato l’approvazione ai principi del sistema, per coerenza, dovrebbero dare l’ok anche all’applicazione. Il tutto però potrebbe essere di difficile realizzazione per Melbourne in quanto mancano, ad oggi, solo 11 giorni allo spegnimento del primo semaforo delle prove libere. Inizialmente, dalla FIA/FOM facevano sapere di non essere pronti a causa di carenze del sistema software (da capire se adesso invece sia magicamente tutto ok) e che le nuove qualifiche le avremmo potute ammirare solo da Barcellona in poi.
Il dubbio che sorge consiste nel fatto che probabilmente la mossa dello “gettare il sasso nello stagno” – ovvero di annunciare agli appassionati il nuovo sistema per poi tentennare sull’attuazione effettiva – sia stata avanzata per cercare un feedback in giro per la rete. Feedback che puntualmente è arrivato dalla moltitudine di fan in giro per il mondo e che, manco a dirlo, non è positivo.
Francesco Svelto