F1 | Monza: Dell’Orto difende i vertici Sias

Bernie Ecclestone chiama, Andrea Dell’Orto risponde. Non si è fatta attendere, infatti, la piccata replica del Presidente della Sias, che non solo ha difeso il proprio operato sino a questo punto, ma anzi ha rilanciato tutte le proprie posizioni, compresa la volontà di andare avanti sul rientro della Superbike.

Per il capo della Sias, infatti, il lavoro di risanamento portato avanti in questo anno di gestione ha portato a un miglioramento dei conti dell’ente che gestisce l’Autodromo monzese e delle condizioni generali dell’impianto. Ma proprio mentre Ecclestone non gradisce, anzi detesta, l’ingresso della Dorna e degli ambienti del motociclismo, che hanno posto come condizione per il rientro la realizzazione di una chicane in corrispondenza della Curva Grande, per Dell’Orto, al contrario, si tratta della principale opportunità da cogliere per attrarre maggiori investimenti. Non solo, Dell’Orto ha difeso anche l’operato di Francesco Ferri, Direttore dell’Autodromo, che ha per primo ipotizzato il ritorno della Superbike come essenziale per il rilancio dell’impianto, senza nemmeno passare per la FOM.

Ormai quello che è chiaro è che tra Ecclestone e Dell’Orto è guerra aperta, visto che Mister E gli imputa altre scelte che sono costate parecchi soldi che potevano essere destinati alla trattativa, e ora la palla passa a Ivan Capelli, che è alle prese con una decisione difficile, dettata dalla richiesta specifica di Bernie Ecclestone di esautorare i vertici della Sias per proseguire e concludere la trattativa per il rinnovo. La notizia delle ultime ore è che si sarebbe svolta una riunione proprio con questo fine e Dell’Orto avrebbe convinto Capelli a rinviare il suo avvicendamento, aggiornando la riunione ad altra seduta. Per la cronaca, il ruolo di Dell’Orto dovrebbe essere preso proprio da Federico Bendinelli, l’avvocato sfiduciato dalla Sias e che ha avuto un ruolo chiave nel proseguimento della trattativa.

Del caos monzese è pronta ad approfittare Imola, che sta già lavorando allo spostamento del centro medico per consentire l’ampliamento del paddock, per poter così presentare la propria candidatura alla FOM e soffiare il Gran Premio d’Italia a Monza.