Renault
L’ex team Lotus ha dimostrato di avere diversi problemi tecnici con la power-unit; come la Red Bull, il team ufficiale Renault aspetta l’evoluzione della power-unit transalpina, anche se difficilmente sarà disponibile per Melbourne. Magnussen ha compiuto molti più giri rispetto al compagno Palmer, 264 per il danese contro i soli 79 del britannico. La RS16 è una monoposto ancora da svezzare, anche se difficilmente riuscirà a competere con i migliori.
Toro Rosso Ferrari
La casa di Faenza con la power-unit Ferrari del 2015 ha trovato quella affidabilità che tanto è mancata lo scorso anno. Sia Sainz che Verstappen hanno percorso oltre 200 giri a testa, quindi le premesse per far bene ci sono tutte in vista di questa stagione, dato che la STR11 vista sinora è una versione ibrida e non quella definitiva.
Sauber Ferrari
Il team elvetico non ha di certo sfigurato nei tempi, se si considera che ha utilizzato la vecchia monoposto e la power-unit Ferrari 2015. Dunque con la nuova vettura e la nuova power-unit, la Sauber potrebbe regalare qualche soddisfazione in più a Nasr ed Ericsson ad inizio stagione. Probabilmente, come nel 2015 il problema sarà la mancanza di budget per lo sviluppo della monoposto nella seconda parte di stagione.
McLaren Honda
La scuderia di Ron Dennis può considerarsi soddisfatta dei km percorsi nei primi tre giorni di test, perchè nel quarto ed ultimo giorno Alonso è riuscito a percorrere solo pochi giri. La sensazione è quella che la McLaren abbia un gran telaio anche quest’anno, ma il problema resta sempre la power-unit Honda, ancora troppo fragile e certamente non potente come la concorrenza, cosa che li mette molto indietro nella classifica dei tempi. Chissa se Alonso sarà disposto ad un’altra stagione senza soddisfazioni.
Manor Mercedes
In questo 2016, con una monoposto completamente nuova e con la power-unit Mercedes, il team Manor non sarà più la cenerentola della F1. Da quanto visto nei test Wehrlein ci sa fare, mentre Haryanto rischia di diventare il nuovo ” Maldonado ” del circus.
Haas Ferrari
La scuderia americana non è arrivata in F1 per fare solo presenza, sia Grosjean che Gutierrez hanno fatto vedere delle cose interessanti con la VF-16. L’unico vero problema nell’arco dei quattro giorni, è stato la perdita dell’ala anteriore quando alla guida c’era Grosjean. Ma il team tecnicamente può contare sul supporto della Ferrari e la zona punti potrebbe non essere impossibile per il team a stelle e strisce.