F1 | Anche la Ferrari con il “bottoncino magico”

Tra le diverse novità tecniche introdotte dalla Ferrari, c’è anche il “bottone magico”.

20 Febbraio 2016 – Alla Ferrari in questo 2016 per avere maggiori possibilità nel battere i rivali della Mercedes, hanno introdotto il famoso manettino o “pulsante magico” nel loro volante, con la possibilità di un ulteriore incremento di potenza.

Dalla presentazione di ieri e da quello che si è potuto vedere, è chiaro che la Ferrari ha solamente un’obiettivo per questo 2016: vincere. La nuova creazione di James Allison è frutto di un progetto completamente innovativo e diverso rispetto alla SF15-T, e nella nuova SF16-H ci sono diverse novità tecniche che promettono bene per questa stagione.

Come riportato quest’oggi dalla “Gazzetta dello Sport“, tra le tante novità introdotte quest’anno dal team di Maranello, c’è un particolare che non si è potuto ancora vedere perchè di fatto sta sul volante, ovvero il famoso manettino o bottone magico andando così a “marcare” la Mercedes. Proprio la Casa tedesca ha avuto questo vantaggio tecnico per due stagioni consecutive, assicurandosi una maggior potenza da utilizzare soprattutto in qualifica per un breve periodo di tempo. Nelle ultime 38 qualifiche disputate la Mercedes è riuscita ad ottenere ben 37 pole position, contanto proprio su questo boost di potenza rispetto ai rivali.

A Maranello sanno che se vogliono battere quest’anno la Mercedes devono rischiare il tutto per tutto, e questo concetto complesso che interagisce tra motore ed elettronica può essere l’arma in più non solo per vincere i Gp, ma anche per conquistare la pole position. In alcune circuiti, come per esempio Monaco, Singapore, Budapest, partire dalla prima posizione nella griglia corrisponde a quasi il 50% in più delle possibilità di vittoria.

In termini di potenza non si può sapere quanti CV in più è possibile ottenere da questo “bottoncino magico”, però qualche decimo di secondo in qualifica certamente lo si può guadagnare. La Ferrari in questo 2016 potrà contare su una maggiore potenza da utilizzare sia in qualifica che in gara, non solo per l’introduzione del famoso manettino, ma anche contando su una power-unit rivista in termini di combustione, geometrie, pesi e dimensioni. La speranza è che tutto il lavoro svolto dalla fabbrica di Maranello sia stato sufficiente per raggiungere i rivali della casa di Stoccarda, magari sperando che alla Mercedes non siano migliorati troppo.

Alberto Murador