Per capirlo pensiamo alle difficoltà che incontra un colosso come Honda ancora incapace unire prestazione e affidabilità. La nuova power unit giapponese è migliorata dal punto di vista della potenza ricavavta dalla parte ibrida ma sarà ancora troppo debole se l’affidabilità, non ancora raggiunta, tradirà Alonso e Button rendendoli pressoché innocui per i tre quarti del gruppo. Questo serve a capire qual è il livello di difficoltà tecnica di questa Formula 1.
Una variabile sarà la Williams attesa ad un pronto riscatto dopo una stagione sotto le aspettative. Il telaio della monoposto inglese per quanto ottimo dovrà esser spinto da un motore Mercedes potente solo quanto sarà voluto a Stoccarda. La Red Bull, di nuovo disegnata dal genio di Newey anche se denominata Tag Heur sarà comunque spinta da un Renault e proprio i francesi, tornati in grande stile nel Circus, anche un po’ per ripicca proprio nei confronti di Red Bull di certo non si affanneranno a riempire di cavalli gli ingranaggi del motore nemico.
Di fatto la a sfida sarà ancora Mercedes contro Ferrari, nella speranza che la rossa possa infiammare il campionato giocandosela fino alla fine. Se così non dovesse essere, ma crediamo nelle possibilità della Ferrari, il 2016 sarebbe un noioso monopolio in attesa di una ventata di novità che riporti dal 2017 alla Formula 1 un po’ di freschezza e imprevedibilità da troppo ormai sopita. La rincorsa alla Mercedes sarà l’ultima di quest’epoca che l’ha vista imbattuta. Solo la Ferrari ha la possibilità di provare a levarle il titolo, gli altri onestamente, attenderanno una chance in un nuovo modo chiamato 2017.