F1 | 2016 – Mercedes Ferrari e gli altri, l’ultima rincorsa.

Gennaio è tempo di dichiarazioni e buone intenzioni, terra di mezzo tra le ambizioni dei team, la necessità di ingolosire gli sponsor e l’effettivo stato dei valori in campo che, soltanto in parte, vedremo svelati dai test di febbraio.

La sessione di Barcellona ci dirà o meglio ci confermerà se sarà ancora la Mercedes la lepre da inseguire, servirà per capire dove sarà la Ferrari ma soprattutto ci permetterà di comprendere chi in potrebbe decidere di vivere una stagione di “passaggio” in attesa di un 2017 caratterizzato da un nuovo cambio regolamentare.

Mercedes rear monzaDurante l’inverno gli uomini di Maranello si sono affannati a proclamare l’intenzione di poter combattere con Mercedes ad armi pari, consapevoli di aver svolto un importante passo in avanti sia nella power-unit sia nel telaio della nuova monoposto ad oggi siglata progetto 667.

Dal quartier generale della Mercedes giunge però notizia del mostruoso livello di potenza della loro Power Unit accreditata di oltre 900 Cv. Abbastanza per far preoccupare chi, di rosso vestito, non solo nelle intenzioni ma nei fatti coltiva il desiderio di  batterla.

Mercedes se le voci saranno confermate avrà a disposizione una monoposto letale, una importante evoluzione di quella che a vinto a mani basse gli ultimi due campionati. In altre parole Hamilton e Rosberg scenderanno in pista con una vettura che come valore principe oltre alla potenza potrà vantare l’affidabilità.

In Ferrari l’affidabilità sarà la chiave di volta della stagione. Lo sono state la SF 14T e la SF 15T, una non aveva prestazioni l’altra ha permesso a Vettel di tornare a vincere gare ma non ancora di lottare per il campionato.

Per farlo la Ferrari ha rivoluzionato power-unit e telaio. Gli uomini in rosso hanno avuto il coraggio di ridisegnare e riposizionare gli organi termici e elettrici in funzione della ricerca della prestazione. Una mossa obbligata, necessaria e coraggiosa.