F1 | Storia : Il passaggio della Isuzu in F1

lotusLotus Isuzu : only a test – A inizio agosto 1991, tutto è pronto: la Lotus Isuzu può scendere in pista in una sessione di test alla quale partecipano anche la Leyton House e la Mclaren. Le aspettative sono abbastanza ridotte, in quanto tutti ripongono poca fiducia nel lavoro svolto dai tecnici nipponici. La Lotus, per l’occasione, prepara una terza versione del telaio 102 denominandolo 102C.  A lasciare tutti sbigottiti però sono i fatti. Ok, alla Lotus si è dovuto lavorare parecchio per adattare un telaio ancora impostato per il vecchio V12 Lamborghini e si è dovuto sostanzialmente ridisegnare completamente il cofano motore, però incredibilmente è bastato avanzare di qualche centimetro i radiatori e smontare l’alternatore (vennero montate batterie supplementari) e il motore andò in moto al primo colpo. Peter Collins, team manager Lotus dell’epoca, rimase senza parole. L’unico problema stava proprio nella soluzione provvisoria atta a sostituire l’alternatore, in quanto non si poteva andare oltre un massimo di venti giri consecutivi. Di tempi ufficiale non vi è traccia anche se, in un’intervista, Peter Collins ha parlato di tempi all’incirca sull 1:30. Nella stessa giornata, le Mclaren hanno girato in 1.24.7 e la Leyton House sul 1.25.8. Un disastro? Niente affatto, visti gli enormi handicap della Lotus 102C Isuzu. Oltre al già citato telaio provvisorio, va detto che il gruppo batterie atto a sostituire l’alternatore dava alla Lotus un peso di circa 80kg superiore al suo normale e che gomme e benzine utilizzate erano di seconda scelta rispetto a Mclaren e Leyton House. Inoltre nel Gran Premio di Gran Bretagna dello stesso anno, corso manco un mese prima, le Lotus 102B di Hakkinen e Herbert hanno ottenuto come giro più veloce il tempo 1.29.4 e 1.29.7. Insomma, dati alla mano, sembrerebbe un vero e proprio successo.