F1 | Storia: GP Spagna 2001, Schumacher a sorpresa fa 47

Celebriamo il 47. compleanno di Michael Schumacher con la 47. vittoria, arrivata al Gran Premio di Spagna del 2001.

3 gennaio 2016 – In occasione del 47. compleanno di Michael Schumacher, il miglior regalo che gli si può fare è quello di ricordare la sua 47. vittoria, avvenuta, manco a dirlo, al volante di una Ferrari e precisamente nel coro del Gran Premio di Spagna 2001, gara che ha riservato un clamoroso colpo di scena nel finale. In quella che fu la stagione del duello incrociato con David Coulthard, sarà invece il compagno Hakkinen a incrociare le lame con il tedesco in questa gara, anche se sarà forse l’emblema della crisi che attraverserà in questa stagione tormentata.

image1.img.640.mediumMa andiamo con ordine. Mentre nelle prove libere del venerdì sembra si proprio Coulthard l’uomo da battere, il sabato emerge tutta la forza di Schumacher e della Ferrari, che si issano di prepotenza al primo posto. Chi non cede è Hakkinen, che al termine della sessione di qualifiche si porta a soli 85 millesimi dal tedesco. Ma battere il tedesco è dura, molto dura. Ora che la Ferrari ha tutto per vincere, compreso l’arrivo di Anton Stipinovic, il mago delle partenze strappato alla McLaren, per gli avversari è pressoché impossibile battere il tedesco di Kerpen.

11084903_607821259359699_1013882820_nInfatti, il giorno della gara, dopo che Barrichello ha fatto segnare il miglior tempo nel warm-up, il tedesco parte a razzo come da copione, mentre Coulthard prende il via dal fondo della griglia per problemi alla frizione, lasciando strada a Barrichello. Per lo scozzese la gara è nerissima, visto che subito dopo una prima rimonta viene costretto ai box dal contatto con Bernoldi, mentre Frentzen rimase attardato.  Schumacher si invola verso la vittoria, ma viene tallonato da Hakkinen, con un ritmo che rende i battistrada inavvicinabili per tutti gli altri. La svolta della gara si ha dopo il primo giro di pit-stop, con Hakkinen che cambia ritmo, mentre Schumacher inizia image2.img.640.mediumad accusare delle vibrazioni. E così, nel corso del 43. giro, Schumacher si ferma per la sua seconda sosta mentre Hakkinen prosegue e spinge ancora di più, recuperando tutto lo svantaggio che aveva sul tedesco. Il finnico si ferma 7 giri più tardi, dopo aver assistito anche al ritiro di Barrichello, e si porta in testa con ampio margine. E’ fatta, anzi no. Il perché sarà svelato tra poco. Dietro di loro risale Montoya, mentre si mette in evidenza Coulthard, che risale fino alla zona punti.

Quello che sembrava non dovesse accadere, accade all’ultima tornata. Hakkinen rallenta improvvisamente nel corso dell’ultimo giro, rompe il motore e deve ritirarsi a poche curve dal traguardo, lasciando la vittoria nelle mani di Michael Schumacher, davanti a Montoya e Villeneuve, Trulli, Coulthard e Heidfeld. Per Hakkinen zero punti e un ottavo posto carico di delusione, mentre Michael Schumacher stacca Coulthard e inizia la sua scalata al quarto titolo mondiale.image5.img.640.medium