F1 | Ritratti; Un Courage da leoni

courage3“E’ meglio se cambi mestiere”: Il 1966 potrebbe essere per Courage l’anno della svolta. Colin Chapman gli offre una Lotus 41 per la F3 e il pazzo Piers non delude. Ottiene quattro vittorie (di cui due nelle terribili Pau e Rouen) e a fine stagione la BRM offre a Courage una chance nel campionato di Formula Tasmania. Forte di questo primo assaggio con la massima Formula, Courage firma un contratto con Reg Parnell per correre nel mondiale di F1 1967. Se Irwin ottiene punti, Courage non ottiene neanche un misero arrivo al traguardo e si trovò addirittura costretto a tornare a correre anche in Formula 2 per avere un posto garantito. Peccato che John Coombs, suo datore di lavoro nella formula cadetta, suggerì a Courage di lasciar perdere le corse e darsi ad altro ma Piers, imperterrito, si compra una Mclaren e si lancia nella Formula Tasmania dove fa vedere i sorci verdi a gente come Clark e Amon. Vince nel terribile tracciato di Langford reso micidiale da una pioggia torrenziale. Courage, però, continua anche il rapporto Reg Parnell in F1 dove dimostra una maturità crescente che lo porta ad ottenere i primi punti in carriera. Si parla di Courage anche al volante della Lotus dopo la morte di Clark, ma lui rimane fedele a Parnell e alla Brm quindi ringrazia Mister Chapmann ma rifiuta la sua offerta.

courage4Courage – Williams : La Brm, però, non dimostra altrettanta dedizione e a fine stagione lascia libero Courage di cercarsi un’altro volante. Piers corre con una Brabham in Formula Tasmania e questa sua dimistichezza con la vettura di Sir Jack, spingono il suo ex compagno e amico fraterno Frank Williams, passato nel frattempo al ruolo di team manager, a contattarlo per la stagione 1969. L’accordo i due lo trovano in un battibaleno e al volante di una Brabham Bt26, Courage compie una stagione straordinaria che lo porta a ottenere due secondi posti a Montecarlo e a Watkins Glen e a vincere il Gran Premio di Enna in una prova, però, non valida per il mondiale. Non pago, Courage completa la sua stagione d’oro arrivando quarto a Le Mans in coppia con Beltoise su Matra e arrivando a guadagnarsi un ingaggio dall’Alfa Romeo per correre sporadicamente, in attesa di un ruolo più fisso, nel campionato prototipi 1970. Williams vuole volare alto, e rinuncia alla Brabham per l’esclusività della De Tomaso 505 progettata da Giampaolo Dallara. Questo cambio incute non pochi dubbi nella mente di Courage che arriverà addirittura ad essere contattato dalla Ferrari per far coppia con Jacky Ickx. Non se ne farà nulla. La De Tomaso mostra i limiti progettuali di un disegno ancora giovane per scoppiare. Pesante e goffa, anche la follia benevola di Courage può davvero poco. Arrivano tanti ritiri e problemi, ma un upgrade di alleggerimento al telaio fa ben sperare per il futuro. Poi, implacabile, arriva il Gran Premio d’Olanda 1970.