12 Novembre 2015 – Dopo il veto posto dalla Ferrari sul tetto ai costi delle Power Unit, la Fia ha lanciato la proposta dell’introduzione di nuovi motori a basso costo accessibili anche ai team minori con difficoltà economiche. Ma i pareri sulla proposta non sono unanimi.
Dallo scontro frontale fra Ferrari e Fia sulla questione del tetto dei costi sui motori, è nata la proposta proprio della Fia di introdurre a partire dal 2017 una nuova tecnologia di motori low cost accessibili a quei team dotati di budget ridotto. L’idea è quella di introdurre dei motori V6 2,2 litri turbo meno sofisticati rispetto alle attuali Power Unit, ma dotati di pari potenza nel confronto con quest’ultime. L’obiettivo della Fia è sempre quello di ridurre le cifre astronomiche che ruotano attorno alla F1, avendo ormai appurato come la strada dell’ibrido è sicuramente intrigante dal punto di vista tecnico, ma decisamente dispendiosa per le casse dei team. Fra l’altro, marchi come Illmor e Cosworth si sono già proposte come parti attive per la creazione di questi nuovi propulsori “clienti”.
Il progetto, secondo i piani della Fia e di Ecclestone, si applicherebbe a partire dal 2017, tuttavia una proposta del genere, destinata ad avere un forte impatto sul mondo della F1, provoca reazioni fra gli addetti ai lavori sin da ora.
Molte perplessità riguardano soprattutto l’aspetto della potenza di questi nuovi motori. Appare sicuramente non facile infatti creare dei propulsori alternativi alle Power Unit capaci però di sviluppare la stessa potenza di queste ultime. Schierare in pista due tipi di motori, uno dei quali sviluppa meno cavalli dell’altro, può sicuramente creare un divario troppo importante tra le scuderie in griglia e nuocere allo spettacolo in pista. Non mancano però i pareri a favore di questa nuova soluzione, uno su tutti quello di Helmut Marko, il quale è ancora impegnato a trovare una soluzione alla questione Power Unit per la Red Bull per il 2016.
Tuttavia per ora nulla è ancora deciso, ma appare chiaro come le scelte della Fia con la collaborazione dei team debbano sicuramente guardare all’abbattimento dei costi della F1 (e dei motori “clienti” alternativi alle Power Unit sarebbero ottimali in questo senso), cercando però soluzioni che mantengano alto il livello di spettacolo dello sport motoristico su quattro ruote più seguito al mondo.