F1 Perchè la Red Bull sarà (quasi certamente) in griglia a Melbourne

05 settembre 2015 – Negli ultimi giorni del mese di ottobre era previsto un comunicato ufficiale o una conferenza stampa da parte del gruppo Red Bull che avrebbe dovuto annunciare i piani a breve termine in merito alla ormai famosa questione motori. Tale annuncio ancora non c’è stato ma vediamo come gli scenari per la Red Bull potrebbero essere meno grigi di quel che sembrano in realtà. Il tutto sempre se Dietrich Mateschitz decida di usare il buon senso, cosa che sembra voler fare in questo ultimissimo periodo.

di Francesco Svelto     

La situazione al momento in F1 è molto semplice. Abbiamo quattro motoristi: Renault, Ferrari, Honda e Mercedes, campioni del mondo in carica.

L’unica cosa comunque certa è che non saranno questi ultimi a fornire i propulsori per la prossima stagione. Toto Wolff qualche settimana fa ha spiegato i motivi del matrimonio che non si farà, adducendoli a “mancanze di disponibilità a collaborazioni commerciali” da parte dei bibitari.

I giapponesi della Honda potevano essere un potenziale fornitore per Red Bull – ci risulta un contatto avuto poco dopo la metà del mese scorso – ma la McLaren che aveva (ed ha) il diritto all’esclusività della fornitura, lo ha esercitato. Ne abbiamo già parlato qui.

Da Maranello, la pista che è stata la più calda per un bel periodo, l’offerta è sempre quella: le power unit Ferrari che potrebbero spingere i tori rossi sarebbero quelli più aggiornati ma dell’anno 2015, praticamente le versioni delle power unit che stanno utilizzando in questo momento Vettel e Raikkonen per la fine del campionato.

Infine c’è la Renault: attualmente i francesi restano la possibilità più concreta per il 2016 degli austriaci. Renault potrebbe dimenticare gli “insulti” pubblici degli ultimi tempi e la volontà di divorzio annunciata dagli ex (non è detto) partner per continuare a fornire i motori (o parte di essi, si parla infatti della sola parte endotermica) ma sotto un altro nome.

Insomma, le possibilità per la Red Bull di correre ci sono eccome. Sta soltanto al buon senso del management arrivare ad una soluzione che c’è già, basta solo sceglierla e sottoscriverla. E se pensiamo alla fortissima penale che il gruppo si ritroverebbe costretto a versare alla FOM in caso di mancanza dalla griglia, ecco che la logica induce a pensare che questo è uno scenario che non verrà quasi sicuramente vagliato, anche a costo di non essere propriamente competitivi. Ad ogni modo si tratta di sopravvivere al più una stagione, perchè dal 2017 potrebbe esserci  qualcosa di davvero grosso che bolle in pentola.