23 novembre 2015 – Continuano i problemi in casa Renault. Nonostante la Régie abbia portato a Interlagos una Power Unit evoluta sulla vettura di Ricciardo, non si sono visti miglioramenti, anzi sembra aver perso circa 20 cavalli rispetto alla Power Unit vecchia. Cyril Abiteboul, managing director della Renault, individua alcune delle cause del ritardo nel conflitto con Red Bull, e in un approccio sbagliato allo sviluppo, ma ammette anche, come riportato da Motorsport.com, che molti pezzi nuovi sono rimasti in fabbrica. Non esclude infine di tornare alla versione precedente di Power Unit ad Abu Dhabi, se non sarà possibile trarre vantaggi dall’ultima evoluzione.
Insomma, le ragioni che stanno dietro al ritardo della casa della Losanga sono molteplici e delineano un quadro ingarbugliato. Senz’altro c’è un problema di approccio alla materia, non si possono considerare i singoli elementi in un sistema così complesso; anzi, all’aumentare della complessità è necessario considerare l’insieme, l’interazione fra le parti. A questo si aggiunge che la Red Bull ha creato ostacoli allo sviluppo, prima rivolgendosi a partner terzi per lo sviluppo dell’ICE, Mario Ilien, poi lamentandosi pubblicamente con Renault e infangando la sua immagine. D’altro canto, a loro parziale discolpa c’è la débacle del duo McLaren-Honda e il predominio dei team che possono progettare insieme telaio e motore, ossia Mercedes e Ferrari, a dimostrazione che queste vetture devono essere progettate nel loro complesso e non per singole parti. Che è proprio l’idea che sta caldeggiando la Renault, ossia il ritorno a un proprio team.
Per concludere, i francesi confidano nel lavoro di quest’anno per avere una Power Unit – e forse una monoposto – più competitiva il prossimo anno, ma date le difficoltà del 2015 un ritorno ai vertici in breve tempo sembra improbabile.