F1 Scacco ai gufi, la Ferrari vince a Budapest

27 luglio 2015 – Sebastian Vettel all’Hungaroring conquista la seconda vittoria stagionale, la sua 41esima della carriera eguagliando Senna e centrando l’obiettivo minimo stagionale della Rossa. Dopo due prove opache arriva una vittoria vera, cercata e ottenuta con personalità e carattere. Spazzati via i dubbi e i malumori che iniziavano a esserci su Maranello, questa vittoria permette alla squadra di lavorare unita per la monoposto che verrà. Peccato per Raikkonen ritiratosi per noie al motore.

Lo Start

il Capolavoro Ferrari parte da qui. Vettel scatta benissimo, affianca Hamilton per tutto il rettifilo ruota contro ruota prendendo la posizione anche su Rosberg. Raikkonen fa ancora meglio, dalla quinta piazza si butta tutto all’esterno e passa in due curve Ricciardo e le Mercedes. Lo scatto delle rosse è perfetto, una delle più belle partenze degli ultimi anni. Prima e seconda le Ferrari dettano il ritmo nei primi giri mentre dietro le Mercedes pasticciano tra loro senza esclusione di colpi. Gara splendida, per chi insegue la “vittoria di tappa” ed il piazzamento e per chi, nelle retrovie combatte per il mondiale.

La gara

Vettel rimane in testa dal primo all’ultimo giro, scambiando la posizione con Raikkonen solo in seguito al valzer delle soste. La Ferrari su un circuito amico si dimostra efficace, Vettel non sbaglia un colpo. Zero sbavature o distrazioni, capisce che l’obiettivo è da centrare e concentrato porta a termine una missione considerata solo poco tempo da “impossible”. Persino la Safety Car annullando i distacchi ( entra per l’incidente di Hulkemberg la cui ala anteriore collassa e si incastra sotto le ruote) non riesce a rovinare la festa ad una Sebastian oggi davvero perFettel.

Anche Kimi Raikkonen merita tutti gli onori del caso. Si arrende a causa di un problema alla parte elettrica della sua power-unit ma fino a quel momento corre da campione. Il suo avvio è brillante poi prima di avere problemi consolida la seconda piazza illudendo i tifosi su una possibile doppietta che manca dal 2010. Il finlandese dopo una prova del genere non può che alimentare i dubbi sul suo futuro. forse per lui il dado è già tratto me se corresse così da qui a fine stagione per la Ferrari sarebbe davvero un peccato privarsene.

Vittoria scaccia crisi

Sia chiaro niente illusioni. La Ferrari ieri è stata perfetta ed ha vinto su una pista ed in condizioni che ben si adattavano alla monoposto. Ora arriveranno piste veloci e di motore, SPA e Monza, in cui sarà difficile ripetere queste performance. La rossa va in vacanza prendendosi una boccata di ossigeno vitale, scacciando via il malcontento che stava iniziando a girare intorno alla scuderia. Serviva una vittoria ed è arrivata, vera senza aiuti. Il risultato non è il singolo successo ma il senso di unità e compattezza che la squadra ritrova. La continuità progettuale per la stagione 2016, ovvero il rinnovo di Allison, passa anche da qui.

A fine gara ai microfoni di Sky e RAI il Team Principal Arrivabene si toglie un bel sassolino dalla scarpa restituendo a Lauda l’infelice battuta sugli spaghetti fatta un paio di settimane fa.

“Ieri sera abbiamo mangiato un bella pizza all’arrabbiata, non ci piacciono gli spaghetti”

Unico neo l’affidabilità. La monoposto di Raikkonen in tre giorni accusa tre problemi; perde un’ala al venerdì, accusa una perdita d’acqua al sabato e la rottura della parte elettrica in gara. Un campanello d’allarme da prendere in seria considerazione che ha purtroppo rovinato la miglior gara dell’anno di Kimi.