29 luglio 2015 – Domenica è stata una gara fantastica per lo spettacolo ma non per Nico Rosberg, protagonista suo malgrado di una domenica sulle “montagne russe”. Da leader del mondiale a inseguitore seminato, Nico ha perso una grande occasione nella lotta al titolo. Per ambire ad un campionato mondiale serve più cattiveria, lui non ha avuto abbastanza fame.
Per Nico Rosberg il GP di Ungheria si traduce nella più ghiotta occasione persa per recuperare terreno sul compagno in testa al mondiale. Con Hamilton nelle retrovie a causa di un proprio errore Nico non è riuscito a capitalizzare un risultato che poteva riaprigli il campionato, sinceramente forse senza meritarlo del tutto.
Rosberg domenica non ha mai corso con la rabbia e la cattiveria di chi vede il proprio avversario diretto in difficoltà. Quest’anno il divario tra i due della Mercedes è più netto rispetto alla scorsa stagione e l’imprevisto di gara pare essere oggi l’unico elemento che possa favore il il tedesco. E’ difficile che Hamilton, che domenica non azzeccandone una pareva essere tutto meno che il campione che sappiamo, trovi un’altra giornata tanto infausta. Nico poteva e doveva approfittarne.
La Fortuna aiuta gli audaci, a Nico è successo esattamente il contrario. Tutt’altro che audace, mai capace di infastidire Vettel subisce l’attacco scatenato di Ricciardo. Ci ha rimette la posteriore sinistra e la gara, ridimensionando di colpo sue le residue speranze iridate.
Ricciardo che non aveva nulla da perdere si è buttato in una staccata furiosa e disperata causando la collisione con la Mercedes. Nico è stato molto sfortunato nell’episodio, Ricciardo invece è riuscito addirittura ad acciuffare il podio.
E’ però il modo di correre che fa la differenza. Un Rosberg in gestione del risultato, con il braccino avrebbe meritato di annullare in una sola gara il proprio svantaggio da Hamilton? Sicuramente no. Le corse a volte con i loro episodi mai casuali riescono a rimettere i valori a posto. Hamilton questa volta ringrazia.
Questa gara ha mostrato in pieno la differenza che c’è tra i due alfieri Mercedes. Mancano ancora tanti GP ma in questa stagione la Mercedes avrà ben chiaro su chi puntare, qualcora ce ne fosse ancora il bisogno.