13 giugno 2015 – Arrivabene era stato chiaro. “Nel 2015 la Ferrari deve vincere almeno tre GP”. La rossa prima di metà stagione è già a buon punto ma basta davvero per esser soddisfatti?
“Troppo presto”. La Ferrari ad inizio stagione sperava di trionfare in almeno dfue GP dopo un digiuno durato un’intera stagione. L’obettivo è stato centrato in parte già in Malesia dove è stato Vettel a protare la rossa sul gradino più alto del podio. Questo successo in Ferrari, ben accolto ovviamente, è stato percepito come troppo in anticipo in quel processo di crescita che vuole e deve portare la monoposto a competere con le mercedes se non già verso a fine stagione, assolutamente dalla prossima. Il successo di Vettel ha stravolto le aspettative dei tifosi, alzando l’asticella del livello di competitività da raggiungere. Alcuni, tra i tifosi sopratutto, un po si erano illusi di veder competere la rossa con la Mercedes complice il rocambolesco GP di Monaco. La realtà però, nonostante i miglioramenti, ad oggi resta un’altra.
Nuovo obiettivo, la costanza. La costanza di rendimento, i podi, i risultati con le due macchine, ora devono essere la priorità. A Montreal la Ferrari ha fatto segnare in gara tempi buoni, anzi il passo della rossa di Vettel in alcuni momenti era lo stesso di Hamilton. Ad un’ analisi più approfondita e meno da tifosi però vediamo che la rossa in rimonta aveva fatto due soste e sfruttava sempre gomme nuove, Hamilton invece gestiva il vantaggio giocando a mantenere Rosberg a debita sostanza. Il miglioramento in Canada c’è stato ma rimane la consapevolezza che questa Mercedes appartiene ad un’altra categoria. In Canada nel complessivo del week end, a costo di essere impopolare, riteniamo che siano stati i piloti a non essere al top.
I Piloti. Il miglioramento prestazionale, innegabile, non si è mostrato del tutto complice il rendimento dei piloti. Ottima la rimonta di Vettel va bene, ma il tedesco partiva attardato nelle retrovie sia per guai tecnici che per una sua mancanza ( sorpasso su una Manor in regime di bandiera rossa, evitabilissimo). Raikkonen invece non riusciva a condurre la sua Ferrari sul podio causa un’errore banale e ancora non del tutto chiarito. Per vedere i progressi della monoposto è necessario che i piloti rendano al 100%, insidiare la Mercedes non è possibile forse ma nemmeno ci si deve rassegnare a podi lontano dai primi due. Ecco come muta l’obiettivo stagionale, non si tratta di vincere solo una gara, ma di proseguire un trend di avvicinamento che porti la Ferrari più vicina alla Mercedes con entrambi i suoi piloti.
“Sono liberi, non c’è ancora prima o seconda guida”
Sono parole di Maurizio Arrivabene che, probabilmente, non le pensa nemmeno lui ma è un messaggio fondamentale per far quadrato intorno a Raikkonen, senza farlo sentire inferiore ad un Vettel che finora lo ha quasi sempre battuto.
Il miglioramento della rossa passa attraverso il pieno rendimento dei suoi due alfieri, senza questo recuperare sulla Mercedes resterà un’utopia. Parallelamente alla riscossa tecnica ci vuole la riscossa di Raikkonen e la massima concentrazione di Vettel. L’obiettivo al di là di una vittoria entro fine stagione deve essere un trend di crescita verso i marziani d’argento. Tra una settimana inizia il GP d’Austria, staremo a vedere.