F1 GP Montecarlo: Ferrari seconda grazie al pasticcio Mercedes

25 maggio 2015 – Montecarlo si conferma un circuito avaro per lo spettacolo, una gara priva di sorpassi e avara di emozioni ma anche una lotteria in cui in qualsiasi momento l’episodio può sconvolgere l’equilibrio della corsa e dei rapporti tra piloti e squadre. Verstappen sbatte e fa saltare il banco con la Safety Car. La Mercedes richiama ai box Hamilton  – errore fatale – ne approfittano Rosberg che vince e Vettel che soffia ad un infuriato Hamilton il secondo posto. Raikkonen non brilla, chiude sesto.

 

Lo start – Al via Vettel scatta bene  affiancandosi a Rosberg poco prima della St. Devota, il tedesco della Mercedes difende la posizione e Vettel tiene a bada un principio di sbandata della sua SF15-T. Il destino della gara sembra già scritto; due Mercedes davanti, la Ferrari ad inseguire. Vettel contiene il distacco da Rosberg anche se pare che siano le due frecce d’argento a gestire l’andatura. Hamilton lamenta qualche guaio ai freni, Rosberg attende ma più passano i giri più non mantiene il ritmo dell’inglese in testa.

Raikkonen al via evita contatti che potrebbero compromettere una gara già rovinata in qualifica. Difende la posizione ma non attacca. Fino al pit stop non riesce ad avvicinarsi mai alla Red Bull che lo precede, solo dopo la sosta fa segnare tempi interessanti. Diciamo la verità : dopo un inizio di stagione buono qui a Monaco non abbiamo visto il miglior Raikkonen. Il finlandese arriverà sesto senza mai esser protagonista.

La gara delle rosse – Sulle stradine del principato la Ferrari in gara è più efficace che in qualifica. Questo dato fa davvero pensare che al sabato la Mercedes mostra davvero il suo reale potenziale mentre alla domenica si permette di gestire una situazione che la vede sempre in testa. A Monaco sono fondamentali trazione ed efficienza meccanica, gli stessi parametri che in Spagna nell’ultimo settore del circuito avevano evidenziato le mancanze della Rossa. Vettel anche qui ricava il massimo dalla sua Ferrari, Raikkonen no. Il finlandese in qualifica non ne azzecca una – Arrivabene lo sottolinea nel dopogara ai microfoni RAI e SKY, e da quando annusa il rinnovo di contratto pare meno affamato. La Ferrari, quella di Vettel, continua a centrare podi con costaznza dimostrando la classe di chi ha vinto il mondiale per 4 edizioni consecutive. La Ferrari però è l’unica squadra dopo la Mercedes, la competitività delle altre monoposto in questa stagione è davvero poca. Giusto esultare per i podi ma giusto anche essere consapevoli che a meno di cataclismi (c’è voluto un cataclisma oggi per mettere Vettel tra Rosberg ed Hamilton), questa sarà la posizione della rossa di Vettel fino a fine anno. Lontana dalle Mercedes e imprendibile per gli altri. Lo stesso non si può dire per la Ferrari di Raikkonen, se vuole il rinnovo deve davvero migliorare l’approccio ai GP.

Gioco d’azzardo – Ci è voluto un rischio, un azzardo, un incidente a movimentare questa edizione del GP di Monaco che  esclusi gli ultimi giri, è stata una delle edizioni più noiose. Verstappen prova nel finale di gara a forzare la staccata su Grosjean alla prima curva. I due si toccano, l’impatto del pilota olandese a bordo della Toro Rosso è violentissimo. Qui salta il banco e la Ferrari ne approfitta. Convinta di approfittare delle scintille tra Rosberg ed Hamilton la Ferrari invece si avvantaggia per un clamoroso errore del box Mercedes. Con un pit-stop inspiegabile e quanto mai inutile leva un GP già vinto al Campione del Mondo in carica avvantaggiando Rosberg ( per lui terzo successo consecutivo qui) e Vettel. Un vero e proprio clamoroso suicidio sportivo. Vettel negli ultimi 10 giri prova a impensierire Rosberg mentre tiene a bada un arrembante Hamilton. Le posizioni non cambieranno, Vettel è secondo Hamilton resta con l’amaro in bocca.

Montecarlo si conferma cio che è. Una lotteria. In condizioni normali la Mercedes di Hamilton avrebbe stravinto seguita  a distanza da Rosberg. Ma a Monaco sulle stradine del principato il risultato non è mai scontato. E’un gioco d’azzardo in cui nella noia e nel torpore di posizioni ormai certe si commettono errori strategici nella convinzione che tutto sia sotto controllo. Monaco non è cosi, eccolo il suo fascino, nonostante 60 giri senza acuti alla fine il principato non ha tradito le attese dei suoi fans. Oggi ne ha approfittato Vettel, un secondo posto insperato. In una F1 dove non succede mai nulla, oggi finalmente, è successo qualcosa di cui si parlerà  a lungo. Chiedete lumi al riguardo in casa Mercedes.